Su 3900 operatori sanitari, 887 non si sono vaccinati (22,7%), dati aggiornati al 15 marzo 2021. Il 13% dei non vaccinati è da ricercare tra i dirigenti medici, il 19% tra OSS, OTA, Ausiliari e assistenti sociali, 19% anche nell’ambito delle professioni sanitarie e il 49% tra gli infermieri. Dei non vaccinati il 33% non aveva una motivazione pratica per non sottoporsi all’iniezione, vale a dire 126 medici.
Tutti gli altri, infatti, avevano una “giustificazione”: maternità, comando/aspettativa, Legge 104, malattia generica, gravi patologie. A questi si aggiungono quegli operatori che ancora sono colpiti dal Covid.
L’Ausl ha contattato telefonicamente 85 tra coloro che non si sono vaccinati pur non avendo motivazioni concrete: un sondaggio al quale gli operatori hanno potuto rispondere in totale anonimato. Di questi 85, sette hanno cambiato idea e hanno deciso di prenotarsi, altri sette hanno rifiutata l’intervista, mentre 71 hanno avanzato diverse motivazioni. Di questi, 27 temevano un evento avverso, 18 erano contrari a quello specifico vaccino, 6 hanno spiegato di essere alla ricerca di una gravidanza, 6 si ritengono immuni per infezione pregressa.
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