Avviata un’iniziativa di oncoestetica con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita dei pazienti oncologici. I trattamenti proposti dall’Ausl di Piacenza, sono rivolti ai pazienti oncologici e sono finalizzati a ridurre non degli inestetismi, bensì lesioni della pelle, delle mani e delle unghie. Apeo, Associazione professionale di estetica oncologica, ha studiato una formazione specifica per alcuni estetisti affinché si trattino, in modo “non medico”, queste alterazioni legate alle cure chemioterapiche. Per due lunedì al mese, l’estetista oncologica Federica Pecorini offrirà il suo tempo ai pazienti che le manderemo dal reparto. I volontari di Amop, Associazione piacentina malato oncologico, e Armonia, associazione per la lotta contro i tumori al seno, hanno invece sostenuto le spese per l’acquisto dei prodotti necessari, in modo che l’offerta, per i pazienti, sia sempre gratuita.
Romina Cattivelli, Presidente di Armonia su Oncoestetica
Si tratta di un progetto particolarmente importante perché non si parla soltanto di trucco ma di intervenire sulle persone per attenuare quelli che sono gli effetti collaterali della chemioterapia. Ad esempio, nei confronti delle donne che io rappresento, dove la femminilità viene ovviamente colpita nel momento in cui c’è un tumore al seno, avere la possibilità di utilizzare dei metodi per consentire alla donna di vedersi bella è una cosa assolutamente importante.
C’è poi il tema dello screening, è ancora troppo poca l’adesione
Nonostante il nostro impegno è bassa, anche guardando altre città dell’Emilia Romagna. C’è molto impegno da parte nostra e di tutte le associazioni che si occupano di prevenzione, significa che dobbiamo agire in modo ancora più incisivo.
Paola Bardasi, direttore generale dell’Ausl di Piacenza
Voglio ringraziare Apeo, Amop e Armonia perché, ogni volta che sono coinvolte le associazioni, si riescono a fare progetti importanti nell’interesse dei pazienti. Non si parla solo di inestetismi, ma di disagi, dolore. Ma questa iniziativa è solo l’ultima in una catena di progetti ben avviati. Ne approfitto quindi per rilevare, proprio perché siamo in Oncologia, che a Piacenza il tema degli screening meriterebbe maggiore adesione da parte dei cittadini. Il nostro sforzo è grande e quindi, di nuovo, chiedo aiuto alle associazioni. Riuscire a intercettare tempestivamente un tumore al seno, al colon o al collo dell’utero significa puntare a una qualità di vita decisamente migliore. Quest’anno i numeri di adesione agli screening fondamentali non sono pienamente soddisfacenti.
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