Omicidio di Niviano, il 22enne accusato del delitto sceglie il rito abbreviato

Al via l’iter processuale per Emanuele Carella, il 22enne accusato di aver ucciso il collega e coinquilino Paolo Troccola, 59 anni, all’interno di un’abitazione di Niviano. Abitazione che i due condividevano insieme a un terzo collega. Ieri, 7 ottobre, si è svolta l’udienza preliminare davanti al GUP, Elisa Pirgu.

Carella deve rispondere dell’accusa di omicidio volontario. I suoi legali hanno optato per il rito abbreviato, che prevede lo sconto di un terzo della pena. La discussione è stata rinviata al prossimo 7 aprile.

Il delitto

L’omicidio avvenne il 9 novembre 2023, all’interno di un’abitazione di via Monti, a Niviano di Rivergaro. Quella sera, il terzo lavoratore era rientrato in casa e aveva trovato Troccola in un lago di sangue accanto a una porta di vetro distrutta. Carella era in casa.

I carabinieri avevano rinvenuto un coltello insanguinato in giardino e la morte di Troccola per ferite da arma da taglio era stata confermata dall’autopsia. In effetti Carella aveva confessato di essere l’autore dell’omicidio. Nonostante la confessione, però, erano rimasti alcuni dubbi sulla vicenda e addirittura si era fatta larga l’ipotesi che Carella stesse coprendo una terza o quarta persona.

A Niviano era intervenuta per un sopralluogo anche la celebre criminologa Roberta Bruzzone, la quale aveva confermato questo sospetto: “Sì, ci sono dei dubbi e anche piuttosto fondati a mio modo di vedere. E’ stato fondamentale l’accesso alla scena del delitto, per valutare una serie di elementi: quello che Carella ha dichiarato è vistosamente incongruente con quello che c’è sulla scena”, disse in quell’occasione Bruzzone.

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