Omicidio Damia. Dal 2012 sono 6 le donne uccise per mano di un partner nella provincia di Piacenza. Un dato sul quale si esprime Telefono Rosa Piacenza dopo la tragedia di Borgonovo che ha visto vittima Damia El Assali.
“L’ennesima donna; l’ennesimo femminicidio che suscita forte indignazione, solleva commenti diversi, critiche, proposte ecc. Forse, una profonda riflessione pensiamo sia invece l’unico modo per concepire un pensiero “pulito”, non inquinato da pregiudizi, condizionamenti e pressapochismo”.
“Noi Operatrici del Centro antiviolenza di Piacenza, siamo profondamente addolorate. Negli anni abbiamo fatto nostro il principio che “una violenza fatta a una donna è violenza contro tutte le donne”. Ci troviamo a piangere la signora Damia così come tutte le donne che muoiono vittime dell’arroganza omicida di uomini. Uomini che si sentono padroni delle donne prima nella quotidianità e poi padroni fino a privarle della vita”.
“Non esiste “raptus omicida” – non esiste il “raptus di gelosia”, non esistono le “liti familiari”. Ma, dentro a quelle mura domestiche, regna la proprietà che incute terrore, che proibisce, che castiga. Una furia quotidiana che trova e rinsalda le proprie radici nel terreno fragile di una società civile dove ancora le donne debbono parlare di “tutela dei diritti”, di “parità di genere”. Non si tratta di “emergenza” ma di “inquietante normalità” in una società dove viene continuamente proclamata la “democrazia”. Riflettiamo, tutte e tutti perché la violenza contro le donne è un problema soprattutto degli uomini. E soltanto una profonda riflessione comune che parta da ognuno di noi potrà incidere quelle radici. Un pensiero di rinnovamento, di nuova cultura, di parità, un’alleanza attenta e profonda che possa guardare, ascoltare e stimare il femminile”.
Patrizia Barbieri: “Grati alle Forze dell’Ordine per la mirabile operazione”
Esprime innanzitutto “il dolore e la solidarietà delle istituzioni”, il sindaco e presidente della Provincia Patrizia Barbieri, “per la morte di Damia El Assali. Vittima di una brutale violenza che colpisce la nostra comunità e ci fa sentire particolarmente vicini ai suoi due bambini e a tutti i suoi affetti più cari”.
“La brillante operazione investigativa – prosegue Barbieri – che ha permesso agli uomini dell’Arma dei Carabinieri guidati dal Colonnello provinciale Michele Piras, grazie anche al supporto della Polstrada, di rintracciare in poche ore e assicurare alla giustizia il marito. E allo stesso tempo di mettere in salvo i due figli della vittima. E’ ulteriore testimonianza della dedizione, dell’impegno e delle capacità con cui le Forze dell’Ordine tutelano il territorio e garantiscono la nostra sicurezza. Intendo esprimere anche a nome dell’Amministrazione e dell’intera comunità piacentina il più sentito e profondo ringraziamento ».
“Questa tragedia familiare, nello specifico, ci fa riflettere più che mai sull’importanza di una solida rete territoriale. Rete tra Forze dell’ordine, servizi sociali e realtà quali Telefono Rosa. Nonché sull’impegno congiunto per accrescere ulteriormente l’informazione e la consapevolezza delle opportunità di aiuto e delle strutture cui, in caso di necessità, le donne possono rivolgersi per chiedere assistenza. Avvertiamo tutta la responsabilità e il dovere di fare il possibile. Affinché ogni forma di abuso fisico o psicologico possa essere denunciata e non venga vissuta in silenzio, nel peso della solitudine, con il rischio di culminare in un epilogo drammatico come è accaduto a Borgonovo”.
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