Oltre 10 milioni di ricavi non dichiarati al fisco e oltre 3,5 milioni di iva non versata. E’ il risultato di una verifica che ha consentito di scoprire una ingente frode fiscale messa a segno da una società valtidonese. Società operante nel commercio di autoveicoli provenienti da paesi dell’unione europea.
Operazione che rientra nell’ambito della costante attività a contrasto delle frodi fiscali, disposta dalla guardia di finanza di Piacenza; i militari di Castel San Giovanni sono entrati in azione grazie al continuo monitoraggio delle attività commerciali maggiormente attive sul territorio; anche mediante l’utilizzo delle banche dati in uso al corpo. Nei giorni scorsi hanno così concluso un’articolata attività ispettiva.
La frode
Dalle investigazioni eseguite è emerso che l’impresa verificata ha realizzato un sistema di frode fiscale consistente nel rilascio di false attestazioni agli uffici competenti; attestazioni secondo le quali i mezzi, acquistati dai paesi dell’unione europea, non risultavano destinati alla rivendita; bensì utilizzati quali beni strumentali nella propria attività. Pertanto, esclusi dalla procedura di versamento dell’i.v.a., da effettuarsi con “modello f24”, prima di procedere all’immatricolazione in Italia degli stessi.
Tale procedura si è rivelata un mero escamotage per evitare il versamento dell’i.v.a. sui singoli veicoli; considerando che cedevano gli stessi ad imprese e privati e non certo utilizzati in azienda come beni strumentali.
Peraltro, l’evasione dell’iva sul veicolo ha consentito alla società ispezionata di cedere il bene ad un prezzo concorrenziale sul mercato e di conseguire un elevato volume di vendite.
I finanzieri hanno ricostruito il giro d’affari della società, attraverso mirati controlli incrociati; poi hanno inoltrato appositi atti compilati alla competente agenzia delle entrate, per il recupero dei tributi dovuti; nonchè alla locale procura della Repubblica, per le determinazioni di competenza nei confronti di 4 soggetti denunciati.
Gli interventi della specie, rientranti nella più ampia attività di controllo economico del territorio, perseguono il doppio obiettivo di tutelare le entrate dello stato nonchè quei soggetti economici che operano nel medesimo settore merceologico e rispettano le regole del mercato, cosi’ da riportare sui giusti livelli i parametri della libera concorrenza minata da coloro i quali, di contro, non rispettano le regole fiscali.
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