La cura Scazzola inizia a dare i suoi frutti: 7 punti in 3 partite per i biancorossi che non più tardi di 15 giorni fa si trovavano ad una manciata di punti di vantaggio sull’ultima posizione che vale la retrocessione diretta. La strada da percorrere è ancora lunga, ma balzo in avanti è notevole, a cominciare dalla classifica: il Piacenza si trova infatti fuori dalla zona dei playout. Posizione da difendere con le unghie e con i denti nello scontro diretto che mercoledì, alle 12:30, che vedrà Battistini e compagni impegnati al “Bruno Nespoli” di Olbia.
Una gara che vale doppio. Per gli isolani c’è la chance di uscire dai playout. Per il Piacenza è ghiottissima l’occasione di migliorare ulteriormente la propria classifica, mettendo altri punti preziosi tra sé e i diretti inseguitori. Scazzola ha dato una quadratura diversa alla squadra: il 3-4-1-2 consente ai suoi uomini di concedere molto meno agli attacchi avversari. Non è un caso che il Piacenza abbia subito un solo gol (per altro con l’uomo in meno) negli ultimi 270’. Lo si è visto chiaramente nel match con la Pistoiese: gli Arancioni non hanno creato particolari problemi a Libertazzi in tutta la partita. Ed è da questa ritrovata solidità della fase di copertura che nasce la striscia positiva dei biancorossi, una caratteristica che sarà indispensabile nel delicato turno infrasettimanale.
L’Olbia arriva a questo match dopo una partita molto strana. A Livorno la formazione di Massimo Canzi è andata sotto di due gol. Con il 4-3-2-1 ha ribaltato la partita con le reti di Udoh, Ragatzu e Ladinetti. Solo una beffa al 90’ ha impedito ai Bianchi di festeggiare. Gli isolani (che rispetto al Piacenza hanno una partita da recuperare) sono in quart’ultima posizione. Nelle ultime 5 gare i sardi hanno vinto solo una volta; successo che risale esattamente ad un mese fa: lo scorso 17 gennaio finì 3-2 contro il Grosseto. Qualche incertezza di troppo in fase arretrata (l’Olbia ha sempre subito almeno un gol in tutte le gare disputate nel 2021), ma nonostante questo l’Olbia può annoverare tra le sue fila Ragatzu (6 centri stagionali) e una carriera importante: per 29enne ben 4 anni a Cagliari in A, ma anche tanta B tra Gubbio, Pro Vercelli e Lanciano.
Piacenza: (3-4-2-1): Libertazzi, Tafa, Battistini, Marchi, Simonetti, Corbari, Palma, Visconti, Galazzi e Gonzi dietro a De Respinis. All Scazzola
Olbia: (4-3-2-1)Tornaghi, Arboleda, Emeson, Altare, Cadili, Pennington,,Giandonato, Ladinetti, Biancu e Ragatzu dietro all’unica punto Udoh. All Canzi
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