Nuovo ospedale, dibattito sulla scelta dell’area: “Perché oggi l’Ausl preferisce la 5?”. La replica: “Studio trasparente”. Bardasi: “L’ospedale sarebbe pronto in sette anni da oggi”

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In consiglio comunale si parla del nuovo ospedale, in particolare della nuova area individuata dall’amministrazione comunale guidata da Katia Tarasconi, diversa da quella pensata e analizzata dalla ex giunta Barbieri. La giunta Barbieri, insieme all’allora direttore generale dell’Ausl, Luca Baldino, aveva optato per la cosiddetta nell’Area 6, nei pressi dell’università Cattolica. L’amministrazione Tarasconi invece sta lavorando per spostare il futuro ospedale nell’Area 5, in zona Farnesiana.

Al consiglio comunale hanno partecipato Paola Bardasi, direttore generale dell’Ausl di Piacenza, e Sergio Beccarelli, architetto della società Policreo, alla quale è stato affidato lo studio di fattibilità.

La prima a prendere la parola è stata Bardasi che ha comunicato una nota importante in merito al cronoprogramma: “Il nuovo ospedale sarà pronto entro sette anni e cinque mesi a partire da oggi. Il costo, considerati gli aumenti legati al prezzo delle materie prime, sarà di 309 milioni di euro.

La posizione del centrodestra

“Il consiglio comunale di oggi è imbarazzante per chi, come me, da sindaco ha seguito tutta la pratica legata all’area 6. La vostra è una scelta politica. Quali sono le esigenze di interesse collettivo legate all’area 5? L’esigenza collettiva, al massimo, era di non perdere due anni”, commenta Patrizia Barbieri. “Luca Baldino non aveva dubbi sull’area 6, la riteneva la migliore possibile. Adesso questo non vale più? Per quali motivi? Scegliendo l’area 5, costringeremo l’ospedale a doversi adattare alla zona. Avremmo dovuto avere un ospedale in grado di rappresentare un modello, adesso vengo a sapere che ci stiamo ispirando agli ospedali di Andria e Salerno, senza nulla togliere ai professionisti che vi lavorano all’interno. Con l’area 5 poi porteremmo il traffico all’interno della città, ci avvicineremmo all’Hospice che è una struttura delicata e bisognosa di tranquillità”.

“Per quasi tutti i criteri, progettuali, ambientali l’area 5 risponde meglio alle esigenze”, commenta Caterina Pagani, della lista Piacenza Oltre, della maggioranza.

“Il sindaco Tarasconi non di deve vergognare di parlare di scelta politica, è normale che in consiglio comunale si prendano scelte politiche. Qui ne esce male l’Ausl perché con la giunta Barbieri andava bene l’area 6, adesso è meglio l’area 5. A me va bene, perché sono sempre stato favorevole all’area 5, però è difficile risultare credibili se le due perizie danno esiti diversi”, commenta Stefano Cugini, di Alternativa Per Piacenza.

Maggioranza e Ausl

“Nessuno può accusarci di incoerenza – commenta Andrea Fossati (Pd) – la nostra contrarietà all’area 6 era nota fin dall’inizio. Lo studio oggi presentato avvalla la nostra preferenza. Basti pensare al rischio idrogeologico”.

Alla fine della discussione è intervenuto l’architetto Sergio Beccarelli che si è detto dispiaciuto per alcune parole espresse dalla minoranza: “La nostra società non vuole orientare le scelte politiche, abbiamo proposto un documento basato su criteri oggettivi. La nostra agenzia Policreo ha lavorato in assoluta libertà per arrivare a una valutazione indipendente”.

“Io inizialmente preferivo l’area 5 e considerato che non sono un tecnico ho chiesto di poter effettuare uno studio di fattibilità per capire se effettivamente era così oppure no. Io non mi sarei mai permessa di interferire in questo studio: se fosse emerso da questo confronto che la scelta migliore era l’area 6 lo avrei accettato, punto”, spiega il sindaco Katia Tarasconi.

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