“Fa riflettere il forte interesse che suscitano nell’opinione pubblica questioni che indubbiamente, sono importanti, ma non hanno a nostro avviso la stessa valenza, per il futuro della nostra città, del prospettato abbandono dell’attuale Ospedale di via Taverna e la costruzione del nuovo con l’ulteriore connessa cementificazione di 262.000 mq di terreno agricolo”. Così il comitato Salviamolospedale interviene in merito alla prevista costruzione del nuovo nosocomio.
“Abbandono che unito, alla molto probabile dismissione dell’Arsenale nel prossimo futuro, apre una voragine in questa parte della città che dovrebbe essere in cima alle preoccupazioni di chi sta predisponendo gli strumenti urbanistici, che governeranno l’assetto di Piacenza per gli anni a venire. Invece sulla costruzione del nuovo edificio ospedaliero l’opinione pubblica è rimasta per la maggior parte silente”.
“Per il parcheggio di P.zza Cittadella, ad esempio, hanno preso posizione tutte le forze politiche e/o partitiche, i sindacati, le organizzazioni di categoria, gli ambientalisti, opinionisti sempre pronti a dire la loro. Bene hanno fatto. Rimane fermo che questo strabismo nella valutazione dell’impatto che avranno gli interventi in programma, condizionerà pesantemente il futuro di Piacenza. L’Ospedale non è un parcheggio. Solo quattro vecchietti, come qualcuno ha definito il Comitato Salviamospedale, hanno sollevato il problema, ma quelli che contano o pensano di contare a Piacenza, sono rimasti in silenzio”.
“I veri problemi sono altri”
“Ai Piacentini, ricordiamo, come abbiamo fatto più volte, che il problema è quello innanzitutto del reperimento dei medici, degli infermieri, dell’acquisto di nuove apparecchiature sanitarie (quando mai arriveranno nelle sale operatorie i robot guidati da una intelligenza artificiale e tutti gli altri nuovi strumenti di diagnosi?), degli esami che si fanno a distanza di mesi”.
“Invece tutto il dibattito ruota attorno sul costruire nuovi muri che sostituiscano quelli di via Taverna. Tutto è concentrato su tale fatto. Un Ospedale non è nuovo perché si è costruito un nuovo edificio, ma è nuovo perché è efficiente ed ha apparecchiature tecnologiche, all’avanguardia”.
“Domandiamo al Direttore dell’AUSL, ai tecnici, (che durante il dibattito pubblico sono intervenuti ed hanno affermato con veemenza che non si può in alcun modo ampliare l’edificio ospedaliero esistente), al Sindaco: come mai non hanno preso posizione sulla proposta del Comitato che ha presentato un rendering in cui è pacificamente previsto il raddoppio dell’attuale Polichirurgico ed ancora, sono previsti parcheggi per migliaia di auto?”
“Ci devono dire perché la nostra opzione non è realizzabile, quando nella vicina Milano il nuovo Policlinico sta sorgendo a due passi da piazza Duomo, e si devono invece spendere centinaia di milioni e mantenere per almeno un decennio un Ospedale non efficiente con attrezzature obsolete”.
“Ci devono dire adesso ed in modo articolato e convincente cosa si farà nell’area che sarà eventualmente abbandonata in via Taverna, o se dovremo aggiungere anche questa al lungo elenco delle are dismesse che attendono una destinazione nella nostra città”.
Attendiamo una risposta.
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