Ricca la nuova stagione del Municipale. Uno sguardo rivolto verso il Novecento, che non tralascia il repertorio della grande tradizione, tra opera, danza, concerti, con una particolare attenzione agli artisti piacentini, che tornano al Teatro Municipale dopo essersi fatti apprezzare sulle scene nazionali e internazionali.
La Stagione 2019/2020 della Fondazione Teatri di Piacenza propone sei titoli d’opera; La bohème, Falstaff, Lucrezia Borgia, Turandot, Pelléas et Mélisande, Mefistofele; di cui cinque nuovi allestimenti, che spaziano dai grandi compositori italiani quali Puccini, Verdi, Donizetti, Boito, a un prezioso Debussy; sei concerti dunque con acclamati direttori e prestigiosi solisti, sempre con una speciale attenzione alla musica del Novecento.
Inoltre quattro balletti, tra cui classici come Giselle. Poi un Galà di giovani stelle capitanate dal piacentino Giacomo Rovero, astro nascente del Royal Ballet. Un tributo poi a Federico Fellini nell’anno delle celebrazioni del centenario, oltre a un cartellone Young di spettacoli dedicati alle scuole e ai giovani.
A Ludwig van Beethoven nel 205esimo della nascita verrà reso omaggio con una nuova commissione d’opera in prima assoluta. Opera che vedrà protagonista Leo Nucci, e all’interno del cartellone sinfonico.
Una programmazione dunque ricca di proposte qualificate dalla presenza di prestigiosi protagonisti della scena; ma anche di un eccellente ventaglio di voci che scelgono di debuttare o di fare ritorno al Municipale; si consolida così l’identità di un teatro pronto a scommettere con coraggio su titoli complessi o poco frequentati.
Il sostegno dei Soci fondatori della Fondazione Teatri di Piacenza e dei Partner che hanno condiviso le nostre produzioni ha generato significative sinergie che ci auguriamo di continuare ad attivare anche in futuro.
La Stagione 2019/2020 della Fondazione Teatri di Piacenza è realizzata grazie al contributo di Comune di Piacenza, Ministero dei beni e delle attività culturali, Regione Emilia Romagna, Fondazione Piacenza e Vigevano, Iren, Confindustria Piacenza.
Uno speciale ringraziamento va poi rivolto al pubblico, in costante aumento; una presenza fondamentale che dimostra l’amore per il Teatro Municipale di Piacenza sia da parte di chi ci lavora sia da parte di chi ne è spettatore.
La Stagione 2019/2020 si apre con il nuovo allestimento de La bohème (20-22 dicembre), uno dei titoli più amati di sempre; a conclusione dell’anno delle celebrazioni per il centenario della morte di Luigi Illica, affidata come da tradizione a giovani cantanti che faranno parte della settima edizione del Progetto Opera Laboratorio, con la regia di Leo Nucci.
Sul podio quindi la bacchetta esperta di Aldo Sisillo dirige Orchestra Filarmonica Italiana, Coro del Teatro Municipale di Piacenza istruito da Corrado Casati e Voci Bianche del Coro Farnesiano Piacentino preparate da Mario Pigazzini.
Nuova produzione che nascerà al Teatro Municipale di Piacenza, per poi approdare nei Teatri di Modena e Reggio Emilia, sarà il Falstaff verdiano (24-26 gennaio), che segna due importanti debutti. Il primo è quello nella regia lirica del talentuoso Leonardo Lidi, giovane piacentino, classe 1988, premiato nel 2017 come regista “under 30” alla Biennale Teatro di Venezia per aver mostrato “una sicurezza e una maturità di segno forte e interessante”. L’altro significativo debutto è quello del baritono Luca Salsi, riconosciuto interprete di riferimento dei capolavori di Verdi, nel ruolo di Falstaff, il celebre personaggio di matrice shakespeariana.
Nel prestigioso cast anche Vladimir Stoyanov, Serena Gamberoni, Rossana Rinaldi, oltre a Giuliana Gianfaldoni e Marco Ciaponi cresciuti nell’ambito del Progetto Opera Laboratorio 2014, e Florentina Soare seconda classificata nell’edizione di quest’anno del Concorso Internazionale Flaviano Labò di Piacenza. La direzione musicale è affidata poi a Jordi Bernàcer, che torna a Piacenza dopo I puritani del 2017, alla guida dell’Orchestra dell’Emilia Romagna Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Municipale di Piacenza.
Lucrezia Borgia di Gaetano Donizetti (28 febbraio-1 marzo), caposaldo del repertorio operistico romantico, in una nuova edizione critica e in un nuovo allestimento, segna l’inizio di una importante collaborazione con il Teatro Donizetti di Bergamo. Assente dal Teatro Municipale dal 1872, sarà affidata alla direzione di Riccardo Frizza, bacchetta di casa nei principali teatri, per la regia di Andrea Bernard, con l’Orchestra Giovanile Cherubini e il Coro del Teatro Municipale. Tra gli interpreti principali spiccano Carmela Remigio nel ruolo del titolo, una delle maggiori interpreti del repertorio belcantistico, i piacentini Mattia Denti e Giuseppina Bridelli, e il tenore Francesco Castoro.
Turandot di Giacomo Puccini (20-22 marzo), nell’allestimento firmato da Giuseppe Frigeni nel 2002 per il Teatro Comunale di Modena, di cui il Municipale di Piacenza è coproduttore, ispirato alla filosofia cinese, all’equilibrio tra luce e oscurità e alle leggi del Tao, vedrà sul podio Valerio Galli, giovane e affermato direttore d’orchestra, profondo conoscitore del repertorio pucciniano, con la Filarmonica dell’Opera Italiana Bruno Bartoletti e i Cori di Piacenza e Modena, per l’occasione di nuovo uniti. Tra i protagonisti France Dariz, Samuele Simoncini, Vittoria Yeo, Giacomo Prestia, Benjamin Cho.
Nel solco del recupero di titoli di rara esecuzione Pélleas et Mélisande di Claude Debussy, opera composta nel 1902 dal dramma omonimo di Maurice Maeterlinck, assente dal Municipale da 37 anni, sarà in scena il 17 e 19 aprile, in un nuovo allestimento nato nell’ambito di Parma 2020 Capitale della Cultura prodotto dal Regio di Parma con i teatri delle due città emiliane finaliste, Piacenza e Reggio Emilia.
Sul podio Marco Angius, uno dei maggiori specialisti di musica contemporanea al mondo, mentre la regia porta la firma del regista Renaud Doucet che assieme al visionario scenografo e costumista André Barbe ha già creato oltre trenta produzioni d’opera riconosciute per la creatività, il senso teatrale e la minuziosa attenzione drammaturgica. Nel cast internazionale spiccano i nomi di Monica Bacelli, Phillip Addis, Christian Senn e Silvia Frigato.
A concludere la Stagione, il 6 e 8 novembre, tornerà al Municipale – da dove è assente dal 1969 – il monumentale e di rara esecuzione Mefistofele, unica opera completata da Arrigo Boito. La direzione musicale sarà affidata al celebre maestro Gianluigi Gelmetti, direttore di fama internazionale già alla guida del Teatro dell’Opera di Roma, del Verdi di Trieste, della Sydney Symphony Orchestra e della Philharmonique di Monte-Carlo.L’allestimento è firmato da Enrico Stinchelli, regista e noto conduttore radiofonico de La Barcaccia su Rai Radio3.
Imponenti gli organici di orchestra e coro, costituiti dall’Orchestra dell’Emilia Romagna Arturo Toscanini e dai Cori riuniti di Piacenza e Modena. Cast di grande spessore che vede tra gli interpreti Riccardo Zanellato, al debutto nel ruolo del titolo, Carmen Giannattasio, Antonio Poli, e il ritorno di Agostina Smimmero dopo il successo de La Gioconda.
Per celebrare i 250 anni dalla nascita di Ludwig van Beethoven, la Fondazione Teatri di Piacenza presenta una nuova commissione d’opera in prima assoluta che debutterà il 31 dicembre (fuori abbonamento), in tema con l’argomento del libretto: Il Sordo – Sogno d’amore in una notte di San Silvestro.
Leo Nucci ha scritto il libretto di questa commedia per musica in un atto dedicata a uno dei più celebri compositori della storia, su musica di Paolo Marcarini. Il celebre baritono sarà anche in scena nel ruolo del Maestro, affiancato dai giovani cantanti Nunzia De Falco, Ivan Defabiani, tenore che ha iniziato la sua carriera all’interno del Progetto Opera Laboratorio, e Davide Procaccini, con la direzione del talentuoso Jacopo Brusa e la regia di Salvo Piro, la Filarmonica dell’Opera Italiana Bruno Bartoletti e il Coro del Conservatorio Nicolini di Piacenza diretto da Giorgio Ubaldi.
Prosegue l’omaggio a Luigi Illica nel centenario della morte con la nuova commissione L’Opera Minima di Joe Schittino (1977), compositore italoamericano, certamente tra le voci di nuova generazione più interessanti del panorama internazionale, in programma il 9 febbraio (fuori abbonamento). Il libretto, liberamente tratto dal lavoro giovanile Farfalle di Illica, porta la firma del poeta, librettista e drammaturgo piacentino Claudio Saltarelli.
L’opera, che sarà eseguita in forma di concerto, vedrà la presenza di giovani cantanti e allievi del Conservatorio Nicolini di Piacenza e la proiezione dei dipinti originali appositamente creati dall’artista piacentino Guido Morelli.
Per l’occasione sarà impegnata l’Orchestra Giovanile della Via Emilia, nata nel 2018 dall’unione dei migliori strumentisti dei Conservatori di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena. Sul podio l’esperto Giovanni Di Stefano che ha già diretto numerose prime esecuzioni moderne d’opera.
Grandi direttori d’orchestra dunque – come Daniele Gatti, che dirigerà un programma completamente dedicato al Novecento italiano – per una Stagione sinfonica che vedrà la presenza costante di prestigiosi solisti affermati a livello internazionale.
L’inaugurazione avverrà l’8 novembre con la Filarmonica del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo guidata da Pier Carlo Orizio, che ha diretto le principali orchestre europee, e vedrà al pianoforte Giuseppe Albanese, uno dei pianisti italiani della sua generazione infatti più richiesti in campo internazionale, impegnato nei Concerti n.1 e n.2 di Franz Liszt. Completa il programma la Sinfonia n.4 di Schumann.
Ancora un apprezzato virtuoso del pianoforte sarà protagonista del recital in programma il 29 novembre, in coproduzione con il Val Tidone Festival: il ventiduenne Ruben Micieli, già applaudito sul palcoscenico del Teatro Municipale nel 2016, vincitore del Premio Bengalli e, ultimo in ordine di tempo, del secondo premio al Franz Liszt Piano Competition Weimar-Bayreuth 2018. Questa volta Micieli presenterà l’integrale dei 24 Studi di Chopin.
Un altro duo d’eccellenza arriverà poi sul palcoscenico del Municipale il 31 gennaio; la bacchetta di Fabrizio Carminati, regolarmente invitato a dirigere le maggiori istituzioni teatrali in Italia e all’estero, e il violino di Francesca Dego, celebrata per le interpretazioni convincenti e la tecnica impeccabile, tra i giovani violinisti più ricercati sulla scena internazionale.
Con la Filarmonica Arturo Toscanini si dedicherano a un programma in cui brilla ancora una volta una nuova commissione in prima assoluta, Luci danzanti nella notte – Concerto per violino e orchestra, realizzata per Francesca Dego da Cristian Carrara, classe 1977, considerato tra i compositori italiani più originali della sua generazione.
Un concerto dunque dedicato alla giornata della Memoria, un viaggio infatti tra le tante luci danzanti che hanno rischiarato, e ancor oggi rischiarano, le notti in cui sembra non esserci più speranza. Completa il programma l’omaggio a Beethoven a 250 anni dalla nascita, con l’esecuzione della nota Sinfonia n.7.
Grande novità di questa Stagione l’arrivo al Teatro Municipale di Daniele Gatti, una delle bacchette più prestigiose al mondo, che nel corso della sua carriera è stato direttore musicale della Opernahaus Zürich, della Royal Philharmonic Orchestra di Londra, della Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam, dell’Orchestre National de France e attualmente direttore musicale dell’Opera di Roma e della Mahler Chamber Orchestra.
Dirigerà la Filarmonica Arturo Toscanini (7 marzo) in un programma toscaniniano con musiche di Goffredo Petrassi, Giorgio Federico Ghedini e Alfredo Casella, tre autori italiani del Novecento raggruppati quindi in un’unica serata, ovvero alcuni dei maggiori rappresentanti del nuovo movimento musicale che guarda alla produzione europea.
Spazio a un’altra solista di caratura internazionale per il concerto del 27 marzo; la violinista tedesca Julia Fischer, per la prima volta a Piacenza. Con lei anche il gradito ritorno dell’Orchestra della Svizzera Italiana diretta da Markus Poschner, in un programma che spazia dall’omaggio beethoveniano con il Concerto op.61 per violino e orchestra alla Sinfonia n.2 di Schumann.
Gran finale di stagione con il sublime Requiem di Wolfgang Amadeus Mozart (9 aprile), che segna l’arrivo proprio per la prima volta a Piacenza, in occasione del concerto di Pasqua, della Young Musician European Orchestra diretta dal suo fondatore Paolo Olmi, e del BBC Symphony Corus di Londra, che si unirà al Coro del Municipale di Piacenza, con le voci soliste di Sara Rossini, Cinzia Chiarini, Manuel Amati e Antonio di Matteo. Maestro del coro sarà Corrado Casati.
La Stagione Danza 2020 della Fondazione Teatri si aprirà con un Gala di giovani étoiles del balletto (2 febbraio) che vedrà la partecipazione di Giacomo Rovero in arrivo direttamente dal Royal Ballet. Giovane talento nato a Piacenza e recentemente inserito tra gli artisti under 30 segnalati dalla celebre classifica di Forbes, Rovero fa quindi ritorno al Municipale dopo aver spiccato il volo prima all’Hamburg Ballet e poi a Londra.
Il cartellone proseguirà poi il 15 marzo con uno dei più celebri classici della danza, Giselle, affidato al prestigioso Balletto Yacobson di San Pietroburgo che torna nella stagione piacentina dopo il successo de La bella addormentata nel 2018.
Tutto il fascino del Tango di Buenos Aires con la Compagnia Roberto Herrera e la musica dal vivo eseguita dal Gran Tango Orquesta sarà poi al centro dell’appuntamento in programma il 5 aprile: un’immersione a trecentosessanta gradi nelle suadenti atmosfere di Astor Piazzolla e Carlos Gardel.
Le indimenticabili colonne sonore di Nino Rota saranno invece reinterpretate il 10 maggio dalla Compagnia Artemis Danza in Felliniana, omaggio a Federico Fellini nel centenario della nascita (1920-2020), nuova creazione con la coreografia e regia di Monica Casadei.
Il progetto di Educazione alla Musica continua invece ad avvicinare e a portare a teatro un numero sempre maggiore di bambini e ragazzi. Oltre alle anteprime delle opere aperte alle scuole de La Bohème, Falstaff e Lucrezia Borgia, torna anche quest’anno un cartellone di spettacoli pensato ad hoc per le scuole.
Nell’anno delle celebrazioni del centenario della morte di Luigi Illica, il cartellone si aprirà poi con un nuovo concerto/spettacolo; cantanti, voce recitante e anche orchestra, per raccontare quindi il rapporto tra chi scrive la musica e chi la compone; Lei non sa chi sono io, in programma il 13 dicembre per le scuole, da un’idea della giornalista Eleonora Bagarotti. Celebri coppie artistiche, quali Illica e Puccini, ma anche Boito e Verdi, Mogol e Battisti, Pivano e De André, Shakespeare e Bernstein. Ma anche Hal David e Burt Bacharach e tanti altri s’incontrano e si scontrano per creare musica.
Torna il progetto Opera Domani – Aslico che tanto successo ha infatti riscosso con Carmen nella passata stagione. Quest’anno è dedicato a L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti, in programma il 28 gennaio, su misura per i ragazzi. “Il nostro Elisir si svolge negli anni ‘30 del secolo scorso, nella fabbrica di Sciroppo per la tosse Elisir”. Lo spiega il regista Manuel Renga. “Questa fabbrica è grigia e triste. Lo sciroppo prodotto, di per sé odiato dai bambini, è cattivo e molto amaro”.
“La fabbrica è quindi un luogo dove manca la dolcezza, dove manca la felicità perché nessuno ha il coraggio di provare a cambiare la ricetta, nessuno ha il coraggio di osare”. Saranno i bambini e ragazzi a osare e migliorare la ricetta, saranno proprio i lavoratori notturni della fabbrica, che porteranno in teatro quegli ingredienti segreti contro le amarezze della vita e salveranno le sorti della fabbrica”.
Con L’elisir si affronta anche il tema della creatività, dell’iniziativa, del lavoro e della lettura come strumento di formazione dell’identità e conoscenza di sé.
Per i ragazzi delle scuole anche l’anteprima de L’Opera minima (7 febbraio), mentre a concludere la stagione Young sarà il progetto ormai pluridecennale a cura di Scuola 2 Giugno e De Amicis. Progetto che continua dunque con grande successo a portare i bambini sul palcoscenico a recitare e cantare arie d’opera, accompagnati da attori e cantanti professionisti.
Ideato e diretto da Corrado Casati, Bambini…all’Opera! (27 maggio) si avvale anche della collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera per scenografie e oggetti di scena. Il risultato è infatti quello di avvicinare i bambini al mondo della lirica, della musica e anche del teatro; il tutto con divertimento, fantasia e passione, a partire dal lavoro sulla trama del libretto. Ma anche sui personaggi sempre personalizzati con ironia, fino all’interpretazione cantata dei brani e delle arie più celebri.
Torna poi la consolidata rassegna di musica da camera Allegro con Brio alla Sala dei Teatini, in collaborazione con il Conservatorio Nicolini di Piacenza; proporrà infatti per la nuova Stagione, da marzo a maggio 2020, cinque concerti aperti alla città. Concerti che vedranno protagonisti i migliori allievi e i docenti del Conservatorio.
Il rinnovo degli abbonamenti è in programma a partire da mercoledì 12 giugno a martedì 18 giugno presso la Biglietteria del Teatro Municipale.
Il cambio turno/posto degli abbonati verrà effettuato nelle giornate di giovedì 20 e venerdì 21 giugno.
I nuovi abbonamenti saranno invece in vendita da sabato 22 giugno.
I biglietti per i singoli spettacoli saranno acquistabili a partire dal 2 luglio. Per informazioni: Biglietteria del Teatro Municipale, tel. 0523 492251
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