Nuova palestra nell’area verde della scuola Carella, Legambiente: “Altro cemento al posto delle piante”

Altro cemento al posto delle piante. E’ il commento di Legambiente alla decisione di approvare tre cambi di destinazione d’uso, con particolare attenzione all’area verde della scuola elementare Carella.

Di seguito l’intervento del circolo di Legambiente sulla scelta da parte dell’amministrazione di collocare una  nuova  palestra  della scuola Carella sull’area verde limitrofa di via Lanfranco e Buozzi, effettuando una modifica della destinazione d’uso dell’area che verrà portata in Consiglio comunale lunedì prossimo.

La nota di Legambiente

Il Consiglio Comunale viene chiamato ad approvare tre cambi di destinazione d’uso che ridurrebbero, di fatto, la disponibilità di verde urbano. Per brevità riteniamo opportuno focalizzare l’attenzione sulla trasformazione urbanistica dell’area verde della scuola elementare “Carella”, in via Buozzi. Area verde che verrebbe purtroppo sacrificata per la costruzione di una nuova palestra, al servizio degli studenti e delle società sportive di quartiere, da affiancare a quella scolastica, già esistente.

All’apparenza una buona motivazione ma approfondendo emergono notevoli contraddizioni.

1) non è affatto chiaro se le richieste della scuola, a fronte della proposta del Comune (fondi PNRR), sia quella di soddisfare un reale ulteriore fabbisogno della scuola o di garantire un accesso e un parcheggio indipendente per l’utilizzo della palestra da parte di società sportive. Anche perchè –  come è stato precisato in Commissione Consigliare – il fabbisogno della palestra sembra più attribuibile alla futuribile crescita degli abitanti conseguente all’approvazione dell’accordo operativo dell’area ex Camuzzi in Corso Europa. In conclusione: i privati mettono a valore decine di migliaia di mq di area attualmente permeabile, a scopi residenziali e commerciali, mentre la nuova palestra verrebbe costruita nell’area scolastica, sottraendo il prezioso verde oggi riservato agli studenti e agli abitanti del quartiere: dove sta l’interesse pubblico dell’operazione?

  • Cementificare questa area verde per costruire una nuova palestra sembra ignorare completamente i nuovi orientamenti di didattica all’aperto, capaci di offrire nuove opportunità di apprendimento.
  • Questa proposta non è stata minimamente discussa nel quartiere, escludendo anche la minima forma di partecipazione; invece indispensabile per interventi urbanistici così rilevanti;
  • La nuova palestra verrebbe progettata esattamente dove negli scorsi anni il Comune ha realizzato una nuova piantumazione, che verrebbe quindi eliminata, producendo non solo un danno ambientale ma anche economico.
  • E’ davvero difficile comprendere la legittimità del RUE (Regolamento Urbanistico Edilizio) che non prevede – a fronte di tale trasformazione –  una variante urbanistica. Variante che non sarebbe più possibile a seguito del termine del periodo transitorio della nuova legge urbanistica n.24 del 2017.
  • La palestra potrebbe essere utilizzata al mattino dalla scuola ma al pomeriggio dalle società sportive. Si trasforma quindi un bene comune come un’area verde, in una struttura a gestione eminentemente privatistica.Non mettiamo in discussione l’esigenza delle società sportive di avere nuove strutture, ma non riteniamo giusto sacrificare per questo motivo una delle poche aree verdi pubbliche a servizio del quartiere. 
  • Inutile ribadire che tutte le città, ma in particolare la nostra, hanno bisogno di verde e di ossigeno. La nuova legge regionale urbanistica affida grande importanza al tema della rigenerazione urbana, della permeabilità dei suoli – anche nel territorio urbanizzato – addirittura prevedendo alcuni interventi di desigillazione (togliere il cemento dove c’è) mentre in questo caso si aggiungerebbe.  Per esempio l’art. 32 comma 6 C, stabilisce che: “non possono essere rese edificabili le aree e gli spazi rimasti liberi destinati ad usi urbani collettivi” !

In conclusione riteniamo che, a prescindere dalle curiose scappatoie fornite dal RUE, sarebbe politicamente incomprensibile approvare un progetto che contrasta con l’esigenza di tutelare il verde, di cui abbiamo immenso bisogno, solo perché sono potenzialmente disponibili i fondi del PNRR. Ci guadagniamo di più col verde e gli alberi o con una nuova palestra di cemento che potrebbe invece essere costruita in un’altra area già impermeabilizzata?

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