Dallo scorso 26 aprile l’Emilia Romagna, così come disposto dall’Ordinanza del Ministro della Salute, è passata in “zona gialla”.
La nuova classificazione, ha consentito una graduale riapertura dei pubblici esercizi, il rientro in presenza degli studenti degli Istituti Secondari di Secondo Grado.
“Nelle attività quotidiane, è fondamentale il rispetto delle regole generali ormai ben note: distanziamento, mascherine, lavaggio mani, ventilazione dei locali, applicazione protocolli e linee guida, secondo le responsabilità di ciascuno, a tutela nostra, dei nostri cari e di quanti entrano in contatto con noi, evitando assembramenti, che possano farci tornare tutti indietro a condizioni più restrittive e dannose per l’economia”. Si legge in una nota della prefettura.
“Continua incessante l’impegno profuso dagli uomini e dalle donne delle Forze di Polizia, dagli Enti e dalle Polizie locali in termini di uomini e mezzi per le attività di monitoraggio anti covid”.
Dal 26 aprile al 2 maggio 2021, prima settimana di zona gialla, le Forze di Polizia statali e locali hanno effettuato, nell’ambito delle attività generali di prevenzione e controllo del territorio, 652 servizi con l’impiego di 1337 uomini.
Nello stesso arco temporale, nell’ambito dei controlli COVID, hanno controllato 1083 persone e 84 attività o esercizi commerciali ed accertato 22 sanzioni a carico di cittadini e 2 a carico di esercizi commerciali per violazione della predetta normativa per uno dei quali è stata disposta la chiusura in via provvisoria ex art. 2, comma 1 D.L. 33/2020.
Nel solo fine settimana del 1 e 2 maggio 2021, sono state controllate 271 persone e 20 attività o esercizi commerciali ed accertate 5 sanzioni a carico di cittadini.
Dall’8 marzo 2020 sino al 2 maggio 2021 sono state controllate in questa provincia n. 127729 persone e n. 7606 esercizi pubblici e commerciali: nell’ambito di questa attività sono state sanzionate n. 4183 persone, n. 92 gestori di esercizi commerciali (disponendo in n. 24 casi la chiusura provvisoria) e denunciate n. 11 persone per violazione della quarantena disposta dall’Azienda sanitaria ai sensi dell’art. 260 R.D. 1265/1934 (art. 2, comma 3 D.L. 33/2020).
Rispettare le prescrizioni fondamentale per contenere la diffusione del COVID e mettere il sistema sanitario nelle condizioni di proseguire nell’importante azione di immunizzazione.
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