Nonni, genitori e bimbi: strumenti per capirsi. L’associazione “La Ricerca” propone un incontro il 26 settembre.
Coinvolti purché non interferiscano troppo, indispensabili purché sappiano farsi da parte quando entrano in gioco questioni educative, adorati e osannati purché non diano troppi vizi ai bambini. Sempre più presenti e attivi nella gestione della vita familiare dei loro figli divenuti a loro volta genitori, i nonni di oggi sono spesso chiamati a districarsi in un difficile equilibrio di ruoli, rapporti ed emozioni. Non senza soffrirne, perché poi quasi inevitabilmente capita che nel triangolo relazionale nonni-genitori-nipoti si generino frizioni, nervosismi, conflitti.
A soffrirne di più sono proprio loro, i nonni che sulle scelte educative dei nipoti non hanno alcun ruolo decisionale. Come districarsi in questa matassa di rapporti? La questione è stata posta da diverse persone, nonni, ma anche figli-genitori, in alcuni incontri dei gruppi di auto-mutuo-aiuto della “Ricerca”, tanto che i Servizi dell’ascolto della storica associazione hanno organizzato un confronto aperto al pubblico sul tema con una formatrice dell’Università Cattolica di Piacenza, prof. Stefania Mazza, della Facoltà di Scienze dell’Educazione e della Formazione.
Modalità e strumenti per favorire una migliore comunicazione, specie fra nonni e figli-genitori – “Che hanno bisogno di trovare un progetto di azione comune” – saranno al centro dell’incontro intitolato “Nonni, genitori e bimbi: strumenti per capirsi” che si svolgerà nel pomeriggio di giovedì 26 settembre (alle 17,30 nella sede associativa in Stradone Farnese 96, salone rosso al primo piano).
“Certo la figura del nonno è una figura importante, da valorizzare. Il nodo non facile da sciogliere – sottolinea la prof. Mazza – sta nel trovare il giusto equilibrio nella relazione tra le tre diverse generazioni, cosa non facile perché ognuno in questo triangolo di rapporti deve riposizionarsi con una propria identità: i nonni molto più presenti di un tempo nella vita familiare dei loro figli, pur non essendo genitori dei bambini, suppliscono alle funzioni genitoriali, quindi a questo punto come possono collocarsi nelle scelte educative?”.
Più giovani (e comunque più giovanili) rispetto ai nonni di una quarantina d’anni fa, sono molto più attivi al fianco dei loro nipoti: “Hanno molti più compiti, praticamente sono dei veri e propri baby sitter, spesso e volentieri anche compagni di gioco, e può capitare che facciano da nonni anche per gli amichetti dei loro nipoti”.
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