E’ stato ricordato come sarebbe piaciuto a lui: con musica e poesia. Il nome e lo spirito di Nelio Pavesi, profondo conoscitore e amante della musica, una passione che è sempre andata a braccetto con la politica, è risuonato l’11 luglio nella ex chiesa del ‘300 di San Lorenzo, alla presenza di amministratori, politici e tanti amici del suo partito, la Lega, con cui si batteva come consigliere comunale a Piacenza.
Scomparso a causa del coronavirus il 10 marzo, l’omaggio a Pavesi è stato voluto dall’Associazione Fara (Autonomia e federalismo), ha spiegato l’ex parlamentare Massimo Polledri suo grande amico, che ha presentato la giornata. Maurizio Cammi ha letto alcuni brani, accompagnato al pianoforte, di fronte alla moglie e alla figlia di Pavesi, Silvana ed Elena, e Anna Barbazza ha cantato un brano di Tim Buckley.
Poi, sono stati eseguiti alcuni motivi musicali di autori vari tra cui anche Morricone (con l’oboe di Camillo Mozzoni). Marilena Massarini ha ricordato che Nelio Pavesi amava tutta la musica, anche con una canzone in dialetto, e sottolineato la sua amicizia con i grandi tenori piacentini Gianni Poggi e Flaviano Labò.
La chiusura è stata affidata al senatore Pietro Pisani. Il parlamentare è partito dalle interminabili chiacchierate di politica nella sede della Lega «dove avevamo una visione del futuro per la nostra gente e ci davamo forza facendo tanti progetti. Qualche volta in disaccordo, eravamo però uniti sugli interessi del nostro territorio».
Oggi, ha affermato Pisani, la globalizzazione vuole annullare tutte le identità nel nome di un’uguaglianza votata solo al profitto da parte di grandi gruppi finanziari ed economici internazionali.
Una globalizzazione che purtroppo ha portato anche a questo epilogo, «a causa di un virus globale che è stato portato in modo violento dalla rapidità con cui le persone si spostano. Purtroppo, c’è una classe politica incapace di contrastare le sfide moderne. Al posto di Dio c’è il dio denaro. La globalizzazione marcia sopra a tutto. Si vuole annientare la nostra appartenenza, l’orgoglio di appartenere a un territorio. Nelio, noi continueremo a combattere per l’orgoglio di essere piacentini. E tra l’altro oggi, la questione settentrionale resta importantissima».
In sala, tra gli altri, anche l’assessore Jonathan Papamarenghi, Fabio Callori, Michele Giardino, Corrado Sforza Fogliani, Maurizio Dossena, Maurizio Verdi.
In serata, infine, si terrà “E quindi uscimmo a rivedere le stelle” un reading teatrale con canti dell’Inferno di Dante, mentre domenica, sempre alle 21.30, ci sarà il “Galà lirico in memoria di Nelio Pavesi” con arie da opere di Mozart, Verdi, Bellini, Donizetti, Léhar, Puccini.
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