In consiglio comunale è scontro sulla variazione di bilancio. Anzi, su un aspetto nello specifico: la riqualificazione del Polisportivo. La variazione, infatti, prevede l’accensione di un mutuo da 7,5 milioni di euro da parte del Comune di Piacenza. Un mutuo nei confronti della società privata Glaukos, con sede a Verona. Se tutti sono d’accordo nel riqualificare la struttura sportiva, non tutti sono concordi nella scelta di accendere un mutuo.
A sottolineare i potenziali rischi è stato il centrodestra. Prendiamo quanto detto da Nicola Domeneghetti, di Fratelli d’Italia.
“Io ho parlato di vendita di azioni IREN come alternativa alla sottoscrizione di un mutuo perché le azioni di una S.P.A.,, in caso di default, valgono come carta straccia, per cui lei si ritroverebbe con le azioni che valgono come carta straccia e un mutuo da pagare. Lasciamo stare che S.P.A. sia, perché comunque la nostra storia ha visto dissesti di società insospettabili; quindi, parliamo comunque di azioni di una S.P.A. che non ha nessuna garanzia di rimborso del capitale, per cui lei sottoscrivendo un mutuo potrebbe trovarsi domani a dover rinborsare le rate di mutuo e non avere più al patrimonio il capitale di quella rappresentata delle azioni”.
Dubbioso anche Massimo Trespidi della lista Barbieri Sindaco-Liberi con Trespidi.
“Quando avete aumentato l’IRPEF avete detto che è bello aumentare le tasse, è virtuoso aumentare le tasse. Contrarre un mutuo viene collegato all’indebitamento. Allora, contrarre un mutuo politicamente è una cosa che ci sta. Sono scelte politiche che sono legittime. Io mi sono permesso di dire che il partenariato pubblico privato si poteva (evidentemente trovando il soggetto privato disponibile a farlo) applicarlo totalmente dal privato, attraverso il privato, senza dover contrarre il mutuo. Anche questa è una scelta politica. La pensiamo diversamente, ma non perché noi vogliamo tenere ferma la città, perché abbiamo un’altra visione della politica economica dell’ente Comune”.
Salvatore Scafuto, del Pd, parla invece di una scelta lungimirante.
“La nostra amministrazione crede che ogni decisione, anche difficile, debba essere presa guardando al bene comune e al futuro. E quindi qui abbiamo già discusso del Polisportivo, un progetto che non riguarda solo lo sport, ma il futuro della nostra città, della nostra comunità. Il Polisportivo ha rappresentato sempre per un decennio un punto di riferimento per la comunità piacentina. Tuttavia, però le esigenze oggi ci impongono di ripensare il suo ruolo, trasformandolo in uno spazio polifunzionale, capace di rispondere alle sfide di innovazione, sostenibilità e di qualità. Questo progetto è molto più di un semplice intervento strutturale, è un investimento per il futuro della nostra città. Secondo me questa è un’opportunità unica per Piacenza”.
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