«Probabilmente al Governo non piace che si costruisca il nuovo ospedale a Piacenza. Alla Camera, infatti, è stato bocciato un ordine del giorno che avevo presentato al Decreto Rilancio per far inserire la nuova opera nel prossimo Decreto Semplificazioni tra le “infrastrutture sanitarie strategiche e indispensabili per l’Italia”. La motivazione, poi, è assurda. Avrei dovuto cancellare la formula “impegna il Governo” e tutta la mia proposta con quella di “valutare l’opportunità di assumere ogni iniziativa per la celere realizzazione dell’ospedale di Piacenza”. E per fortuna che parlano di semplificazione. Temono di perdere visibilità perché l’opera non è targata Pd-M5s? Avrei capito politicamente se avessero detto mettiamo noi il Commissario, ma questa formula è una presa in giro dei piacentini e della stessa Regione la quale ha dichiarato che l’ospedale di Piacenza sarà il primo ospedale post Covid d’Italia».
E’ il commento di Elena Murelli, deputata della Lega, la quale con altri colleghi aveva presentato l’Ordine del giorno. Inserire il nuovo ospedale tra le opere strategiche «avrebbe previsto la nomina di un commissario straordinario, da individuare nel sindaco, che dovrà essere dotato di poteri e funzioni derogatorie e semplificate per il celere espletamento delle attività di programmazione, progettazione, approvazione, affidamento ed esecuzione dei necessari interventi». Un peccato, conclude Murelli «anche perché il nuovo ospedale è destinato a diventare il primo post Covid d’Italia e forse anche il primo d’Europa, ma non demordo perché Piacenza merita attenzione».
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