Il sindacato Fimmg non rinnova l’accordo sui Cau, Murelli (Lega): “Certificato il fallimento”

«Ritengo grave che il sindacato dei medici di famiglia Fimmg non abbia rinnovato l’accordo sui Cau, i centri di assistenza per le urgenze. Una presa di posizione che viene direttamente da professionisti della sanità e che dimostra ciò che il centrodestra in Regione Emilia-Romagna diceva da tempo nella scorsa legislatura: i Cau non funzionano, sono un ibrido, i medici li hanno definiti dei “pronto soccorso bonsai” che hanno ridotto di poco gli accessi nei pronto soccorso. La Fimmg smonta la retorica dell’ex assessore della giunta Bonaccini, Raffaele Donini, che ne vantava i risultati ed esaltava la medicina regionale come la migliore d’Italia».

Murelli: “Chiederò chiarimenti”

Lo afferma la senatrice Elena Murelli, capogruppo della Lega in commissione Lavoro e salute del Senato. «Chiederò chiarimenti riguardo – continua Murelli – quello che i medici della Fimmg definiscono “un servizio ridondante, che ha aumentato gli accessi negli studi dei medici di famiglia e, nei pronto soccorso, ha ridotto gli accessi di pochissime unità o in molti casi addirittura aumentati, basta parlare con un medico di pronto soccorso per saperlo, non serve analizzare i dati”. E contro questa mala organizzazione gli stessi medici avevano scioperato in settembre».

D’accordo con il sindacato

La senatrice si dice d’accordo con i camici bianchi della Fimmg sulla nascita delle Aft (Aggregazioni funzionali territoriali), gestite dai medici di famiglia in cui collaborano medici a quota oraria e infermieri. «La Lega – fa sapere Murelli – ha presentato il disegno di legge 227, già incardinato al Senato, sul potenziamento della medicina territoriale in prevenzione e sull’assistenza primaria, dove si affrontano anche le Aft e le case di comunità».

“Va implementata la medicina territoriale”

I professionisti Fimmg spiegano che la struttura Aft “dotata di personale, diagnostica di primo livello e percorsi preferenziali per gli accessi specialistici potrebbe veramente ridurre drasticamente gli accessi in ospedale”. Purtroppo di questi tre pilastri, che potrebbero rivoluzionare le cure territoriali, ad oggi non si vede nulla da parte di Ausl e Regione”. La senatrice conclude: «Si deve implementare la medicina territoriale, sia in pianura sia in montagna e i soldi necessari non si devono usare per i servizi ospedalieri. Tra l’altro, la Fimmg rileva che non è mai stato attuato un accordo preso con la Regione nel giugno 2023».

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