Movida, Lertora (Confesercenti): “Bisogna far rispettare le regole, altrimenti diventa una mala-movida”. A Radio Sound si è parlato di uno dei temi più scottanti del momento della città, infatti sono diversi i cittadini esasperati che continuano a segnalare rumore fino a tarda ora, comportamenti incivili e a volte episodi di violenza. Le problematiche più urgenti sarebbero presenti nel centro di Piacenza, nell’area tra il Corso e il Facsal.
“La movida non deve diventare una mala movida – commenta Cristian Lertora di Confesercenti Piacenza – anche perché dobbiamo sempre partire da una certezza: una insegna accesa in qualsiasi quartiere debba essere una sentinella del territorio. Un punto di luce. Qualcosa che dia sicurezza alla gente. Questa deve essere la funzione del pubblico esercizio. Invece quando la situazione viene chiamata mala movida, significa che qualcosa si è sbagliato”.
Alcolici venduti a poco prezzo, è un problema?
“Il target di clientela su questa problematica ha il suo perché. E’ chiaro che se noi vendiamo l’alcol a buon prezzo e magari da artigiani che non hanno i servizi pubblici questo diventa un ulteriore problema. E’ palese che i clienti da qualche parte vanno a fare i loro bisogni fisiologici. Spesso accade nel vicolo più vicino. E’ questo il vero errore, la sbavatura di queste problematiche”.
Ridurre l’orario di apertura, è una soluzione?
“Credo che delle situazioni massive non servano a nulla. Fare una regola che vale per una via non serve a niente. Va punito il singolo che non si comporta in modo corretto e va regolamentata la situazione”.
C’è chi usa la sicurezza privata, ma non si può agire all’esterno del locale
“La sicurezza privata ha la sua valenza, ma bisogna lavorare sull’educazione dei giovani. Una volta si aveva una sorta di timore per la divisa, oggi gli agenti spesso vengono addirittura derisi quando intervengono”.
Quale soluzione concreta si potrebbe mettere in atto da subito?
“Far rispettare le regole che già oggi sono in auge. I dehors dopo l’una vanno liberati e le persone non possono più stare per le strade. Gli artigiani non devono vendere bevande in vetro e soprattutto non possono avere posti a sedere senza avere servizi igienici. Bisogna prendere la norma e seguirla”.
Movida, Lertora (Confesercenti): AUDIO intervista
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