Due veloci barchette sfrecciano sotto la rocca di Castell’Arquato nella locandina della ventisettesima edizione della Silver Flag e portano sulle loro calandre un marchio molto speciale. Il tema scelto è un tributo a Maserati con cui il Club Piacentino Automotoveicoli d’Epoca ha voluto sottolineare un fatto poco noto che lega la nostra provincia alla casa automobilistica. La famiglia Maserati, infatti, ha origini piacentine. Più precisamente a Quartazzola, un piccolo borgo vicino a Gossolengo, composto da una grande abbazia cistercense e un gruppo di case destinate alle famiglie dei lavoratori dei campi.
Una di queste famiglie era quella di Luigi Maserati. Dalla giovane moglie, Santina Sacconi, aveva avuto tre figli. Alla prematura morte del padre Luigi, la vedova fu costretta a lasciare Quartazzola per trasferirsi con i tre figli a Rottofreno. Qui Rodolfo, uno dei figli nato nel 1852, conosce Carolina Losi e la sposa nel 1879. Rodolfo lavora come ferroviere e viene trasferito a Voghera. Qui nascono 6 figli. Carlo, Bindo, Alfieri, Mario, Ettore ed Ernesto, in vario modo coinvolti nella nascita della Casa Automobilistica che porta il loro cognome.
Tanti amici all’evento
Saranno tanti gli amici di Maserati da tutto il mondo che vorranno partecipare all’evento, per l’occasione organizzato con la collaborazione di Maserati Classiche. Molti hanno già risposto alla chiamata e presenteranno vetture di notevole importanza. Quest’anno sono 215 in totale tra i vari marchi. Tra quelle che hanno partecipato alle edizioni originali della Castell’Arquato-Vernasca (di cui la Silver Flag è una rievocazione) non poteva mancare proprio una Maserati, una AGCS del 1953. Precisamente fu alla celebre corsa in salita nel 1956 e 1958. In totale saranno una trentina le sportive del tridente presenti e la stessa Maserati Classiche sfoggerà 4 pezzi. A6 1500, A6GCS berlinetta, Birdcage Drogo, 320S. Per l’occasione si è pensato anche ad un Concorso d’Eleganza dedicato alle Granturismo, una dozzina alla partenza, vero simbolo della produzione del marchio.
Ebehard timekeeper ufficiale
L’altro grande protagonista della 27° edizione sarà Eberhard & Co. La maison elvetica, fondata nel 1887, diventa così timekeeper di un appuntamento sinonimo di cura dei dettagli, forte richiamo alla storicità e tradizione motoristica. È proprio dalle parole di Mario Peserico – Direttore Generale Eberhard & Co. – che traspare questa relazione tra motorismo e segnatempo.
Racconta Peserico
«Basti pensare che Tazio Nuvolari aveva un orologio da tasca Eberhard e guardare al forte legame con Alfa Romeo nelle serie DTM tra anni Ottanta e Novanta. Il legame dell’orologeria con gli appassionati di auto storiche è duplice e vale sia dal punto di vista collezionistico sia da quello delle passioni. Il collezionismo si è molto ringiovanito ed assistiamo ad un’evoluzione: se in passato si comprava per conservare e mettere da parte, oggi si acquista per utilizzare e si assiste ad un ritorno al legame con il motorismo».
Candeline per Porsche e Lancia, Biasion ospite speciale
Proprio il passare del tempo porta in questo 2023 molti anniversari, a cui si è voluto rendere omaggio. Iniziamo con il 75° dalla nascita di Porsche che porterà alla partenza vari modelli iconici. 956, 904, 910, 911 2800 RSR e alcune 356 sia in versione Coupè che in versione Speedster. Grandi festeggiamenti anche in Casa Lancia con i 50 anni della Stratos, di cui saranno presenti quattro vetture, e il 40° dalla vittoria della Lancia 037 al Mondiale Rally Gruppo B con una vettura ex ufficiale. Parlando di Lancia, l’ospite d’eccezione per questa edizione sarà il bi-campione del mondo rally Miki Biasion che arriverà a Castell’Arquato nella tarda mattinata di sabato 10 giugno rinnovando così la partecipazione alla Silver Flag che lo aveva già visto protagonista nell’edizione 2017.
Racconta Biasion
«Mi è piaciuto tantissimo l’ambiente, un vero ritrovo di appassionati. Oggi in tante gare di regolarità c’è un po’ di esibizionismo, qui invece ci sono semplicità e passione che in tante altre manifestazioni manca. Sarà un piacere ritornare».
Tanti personaggi di spicco
Per i 60 anni dalla nascita dell’Autodelta, dove venivano preparate le Alfa che avrebbero corso, ci saranno una Alfa Romeo 33 2000 Spider, una Giulia GTA e un’Alfetta GTV Turbodelta Gr. 4. La Scuderia Piacenza Corse capitanata da Luciano Restelli, presenta a questa edizione della Silver, quattro Alpine Gr. 4 per celebrare i 50 anni dal Mondiale Rally vinto dall’Alpine A110.
Per omaggiare il centenario della mitica 24 Ore di Le Mans quest’anno avremo tre piloti che hanno partecipato e anche vinto. Mario Casoni ha partecipato sia alla Castell’Arquato-Vernasca, che sei volte alla 24 Ore di Le Mans, ottenendo un terzo posto nel 1972. Jürgen Barth ha partecipato a 13 edizioni della corsa di durata francese, sempre guidando vetture Porsche soprattutto ufficiali, e nel 1975 gareggio per la Ovoro Joest Racing su 908LH con Mario Casoni.
La storia
Entra nella leggenda con la vittoria assoluta nel 1977 al volante della Porsche 936. Clemens Schickentanz ha gareggiato cinque volte alla 24 Ore di Le Mans, dove è arrivato 4° nel 1983. Alla 24 ore di Spa-Francorchamps nel Campionato Europeo Turismo nel 1971, ha ottenuto il 2° posto assoluto e la vittoria di classe con una Mercedes 300 SEL 6.3 trasformata da AMG in un’auto da corsa da 6,8 litri. Proprio con questo modello verrà alla Silver Flag di quest’anno.
Questi sono solo alcuni dei personaggi e delle vetture che abbiamo potuto accennare tra quelli che saranno presenti. Per scoprirli tutti non vi resta che andare in Val d’Arda questo weekend e sentire dal vivo l’effetto che fanno le auto da corsa più spettacolari della storia dell’automobilismo. Ad accompagnare il pubblico durante le tre salite sarà la giornalista, conduttrice e autrice televisiva Savina Confaloni. La sua lunga esperienza editoriale nel settore automotive le consentirà di raccontare la storia e gli aneddoti di auto e piloti, direttamente dalla linea di partenza.
Passione fa rima con beneficienza
Prima di chiudere, è giusto ricordare che la maggior parte degli eventi del Club piacentino uniscono la voglia di condividere una passione con la finalità benefica e per l’appuntamento più importante del calendario si è pensato a qualcosa di speciale. Sabato sera, dopo le prime due salite, ci sarà la cena di gala, dove verranno battuti alcuni oggetti di memorabilia automobilistica e alcune opere del concorso di pittura dei ragazzi del Cassinari. L’asta ha sempre avuto come beneficiari un’associazione benefica piacentina, diversa per ogni edizione. Quest’anno il pensiero di tutti è andato alle popolazioni colpite in Romagna e il Consiglio ha deciso di devolvere il ricavato alla raccolta fondi aperta direttamente dalla Regione Emilia Romagna.
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