Il vescovo monsignor Cevolotto in visita sabato 26 febbraio alla comunità ucraina

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Anche la diocesi di Piacenza-Bobbio guarda con apprensione gli avvenimenti della guerra in Ucraina. Nelle parrocchie della diocesi su indicazione del vescovo mons. Adriano Cevolotto domenica 27 febbraio si pregherà in particolare per chiedere il dono della pace.

Raccogliendo l’appello di papa Francesco il 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri, inizio del cammino di Quaresima, sarà una giornata di preghiera e digiuno per la pace: “Gesù ci ha insegnato – sono le parole del Pontefice argentino – che alla insensatezza diabolica della violenza, si risponde con le armi di Dio, con la preghiera e il digiuno. Incoraggio in modo speciale i credenti perché in quel giorno si dedichino intensamente alla preghiera e al digiuno. La Regina della Pace preservi il mondo dalla follia della guerra”.

In quello stesso giorno alle ore 20.30 in Cattedrale il Vescovo presiederà la messa con il rito d’imposizione delle Ceneri. Sarà l’occasione per rinnovare la preghiera per la pace.

Anche la comunità islamica di via Caorsana a Piacenza si unirà alla preghiera e al digiuno per la pace il 2 marzo. Di questo comune impegno per la pace hanno parlato in una telefonata quest’oggi il Vescovo e Yassine Baradai, presidente della realtà islamica piacentina.

Inoltre, mons. Cevolotto sabato 26 febbraio alle ore 10 farà visita nella basilica di San Savino alla comunità ucraina di rito greco cattolico e si unirà alla preghiera per la pace.

Una nuova occasione di preghiera e mobilitazione spirituale è offerta dalla veglia diocesana in programma venerdì 11 marzo alle ore 21 nella basilica cittadina di Sant’Antonino, aperta alle comunità di altre confessioni cristiane presenti a Piacenza per invocare insieme il dono della pace.

“Quanti hanno responsabilità politiche – si legge nella preghiera che verrà letta il 27 febbraio nelle parrocchie – si sentano chiamati ad un serio esame di coscienza, le parti coinvolte pongano fine ad azioni che generano sofferenza tra le popolazioni e tutti si mettano alla ricerca di una pace autentica che restituisca la gioia di un rinnovato vivere fraterno”.

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