In consiglio comunale torna in auge la questione dell’accoglienza ai minori stranieri non accompagnati. La giunta, infatti, ha illustrato i dettagli della variazione al bilancio di previsione 2024-2026, all’interno del quale compaiono 240 mila euro in più da destinare proprio a iniziative legate all’accoglienza dei minori non accompagnati. A illustrare i numeri è stato il neo-assessore al Bilancio, Gianluca Ceccarelli.
“Numeri che se noi consideriamo così non danno un’idea complessiva di quello che è veramente il fenomeno sottostante”, spiega Ceccarelli.
La spesa del Comune di Piacenza
Per quanto riguarda i minori stranieri non accompagnati, nel 2015 la spesa complessiva era di 1.216.503,07, di cui rimborso del Ministero dell’Interno pari a 861.575: quindi di conseguenza la quota carico del Comune era 354.928 con un flusso annuo di minori di 263 unità.
Nel 2023 la spesa complessiva è stata di 3.374.894,50 euro con un rimborso da parte del Ministero di 2.150.508,87 euro. Quindi la spesa a carico del Comune è stata di 1.224.385,63 euro. I flussi infatti sono in aumento: nel 2023 erano state 423 le unità, mentre nel 2024 sono già 389, lasciando intendere un trend in crescita.
Il dibattito
Sul tema è intervenuto anche Stefano Cugini, di Alternativa Per Piacenza. Cugini, lo ricordiamo, ha ricoperto in passato il ruolo di assessore al Welfare e proprio lui aveva sollevato la serietà di questo tema. Addirittura, era stato ospite del programma televisivo Le Iene.
“Non esiste nessuna emergenza minori stranieri non accompagnati: quella dei minori stranieri non accompagnati è una crisi strutturata senza soluzione di continuità. È inutile che continuiamo a parlare di emergenza perché ormai gli anni in cui questa ‘emergenza’ è all’ordine del giorno non si contano più. E una soluzione rispetto al tema dei minori stranieri non accompagnati, in modo molto pessimistico, dico che non la vedremo per anni, forse per decenni. Si tratta di una crisi non gestita, è una crisi strutturata gestita da emergenza, perennemente”.
“E di conseguenza così non si può pianificare in modo compiuto ciò che invece oggi dipende molto dalla sensibilità della singola amministrazione, del singolo amministratore. Quindi abbiamo mille comuni in Italia, abbiamo più o meno mille gestioni diverse della questione dei minori stranieri accompagnati. Sono e restano, ed è questo secondo me il grosso del problema, carne da macello per contrapposizione politica e quindi la vera soluzione non la si vuole trovare o non la si sa trovare. E guardate, questo problema prescinde le parti politiche che sono al governo, perché quando io ci ho lasciato le dita c’era il presidente Bonaccini in Emilia-Romagna e c’era il governo Renzi a Roma: quindi oggi è così con il governo Meloni, è stato così con tutti gli altri governi che ci sono succeduti”.
Boris Infantino, consigliere del Pd, plaude alla manovra di bilancio.
“Rimaniamo sempre tutti col dubbio che questi siano dei reali investimenti. Io mi auguro che lo siano soldi ben spesi. Pesano su questo capitolo circa 3 milioni di euro, di cui 1,2 milioni di fondi comunali e la rimanente parte di rimesse statali. Questi denari vengono impiegati non solo e non tanto per le attività di assistenza primaria, quindi il vitto e l’alloggio, ma vengono utilizzati anche per attività di carattere educativo e per attività di carattere formativo, nella speranza che si tratti davvero di investimenti e che questi minori possano comunque avere una sufficiente integrazione, una buona integrazione e rimanere in questa città da buoni cittadini”.
Sulla questione interviene Massimo Trespidi che punta l’attenzione sul coinvolgimento di ASP Città di Piacenza. “Sul tema dei minori, ci sono progetti finanziati dalla Regione, ma di questo non trovo niente in questa variazione. Negli anni scorsi si era deciso come scelta politica, a mio modo di vedere condivisibile, di dare servizi all’ASP Città di Piacenza per cercare di incrementare il fatturato: e sono stati forniti anche servizi riguardanti i minori. Nel corso del 2023-2024 sono aumentati gli stanziamenti che abbiamo dato all’ASP per la gestione di determinati servizi? Sembrerebbe di sì. Però per il 2023 l’ASP Città di Piacenza chiude con un meno 380.000 euro. Quindi stiamo facendo adeguatamente lo sviluppo di quella politica che si era detto di voler fare?”.
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