Michel Portal, il 18 marzo alla Sala degli Arazzi della Galleria Alberoni

Michel Portal

Tutt’altro che stanco di tournée e di concerti in giro per il mondo, torna a Piacenza, in quella stessa Sala degli Arazzi della Galleria Alberoni (via E. Parmense, 67) che l’aveva visto già protagonista di un incredibile concerto qualche anno fa, il grandissimo Michel Portal, classe 1935. Ottantasette anni splendidamente portati per questo padre fondatore del jazz europeo che ha dato un contributo immenso alla musica di tutte le latitudini, ma che non per questo ha smesso di innovare, di sperimentare e di lasciarsi coinvolgere da stimoli musicali sempre nuovi. Una grande lezione di vita oltre che di musica da questo spirito libero che sfugge a qualsiasi etichetta o definizione. Portal suonerà sabato 18 marzo alle 21:15 a capo di un quintetto che ha certamente contribuito a infondergli nuova energia e con cui ha inciso l’album che fa da traccia essenziale del concerto, dal titolo “MP85” (come le sue iniziali e l’età in cui l’aveva registrato). Per entrare al meglio nella storia di Michel Portal e di tutto ciò che rappresenta per l’evoluzione del genere afroamericano nel Vecchio Continente, giovedì 16 alle 21.00 presso il Milestone Live Club (via E. Parmense, 27) si terrà, ad ingresso libero, un approfondimento con ascolti guidati, tenuto dagli esperti Jody Borea e Claudio Casarola.

Il Piacenza Jazz Fest è organizzato dal Piacenza Jazz Club grazie al determinante sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e di altre istituzioni e privati. I biglietti per poter assistere a questo e a tutti gli altri concerti a pagamento del festival si possono acquistare presso la sede dell’associazione in via Musso 5 tutti i giorni feriali dalle 15:00 alle 19:30 e il sabato mattina dalle 10:30 alle 12:30, oppure online sul sito vivaticket.it. Informazioni scrivendo a biglietti@piacenzajazzclub.it, oppure chiamando lo 0523/579034. Fino a esaurimento di disponibilità sarà possibile acquistare i biglietti anche in loco la sera stessa. 

Per la serie delle Pagine di Jazz, sempre sabato 18 ma al mattino alle ore 11.00 verrà presentato alla presenza degli autori il libro “365+1 giorni di Jazz”, edito da Zecchini nel cortiletto della Libreria Fahrenheit (via Legnano, 4). Si tratta di un testo che giorno per giorno accompagna all’ascolto di brani più o meno noti, fornendo degli spunti preziosi adatti sia ai neofiti sia agli esperti e cultori del Jazz.

Domenica 19 marzo alle 17.30, terzo e ultimo appuntamento con il “Jazz al Centro – Aperitivo Swing” assolutamente da non perdere. A tenere un concerto nello spazio della piazzetta del Centro Commerciale “Gotico” saranno The McKeeney Sisters & The Hot Fellas, ovvero un trio che richiama i grandi gruppi vocali femminili degli Anni Trenta e Quaranta, come Boswell Sisters, Andrews Sisters o il Trio Lescano, e quel mondo grazie a una scelta accurata di abiti, trucco e acconciature, dando vita a uno spettacolo elegante e divertente. Ad accompagnare le tre “sisters” Milena Macchini, Micaela Calvano e Clelia Giardina, saranno gli Hot Fellas, musicisti di prim’ordine della scena swing italiana: David Ambrosioni al clarinetto e sax, Francesco Moglia alla chitarra, Vito Zeno al contrabbasso e Marcello Colò alla batteria. L’ingresso a questo concerto è libero, senza prenotazione.

Tornando al concerto di sabato sera, a dispetto degli anni che passano, Portal anche nella sua ultima opera “MP85” propone l’esatto opposto di quello che ci si potrebbe aspettare da lui a questo punto della sua carriera. Sull’onda della fragorosa energia che gli ha donato questa nuova band, che mescola piacevolmente generazioni e tradizioni musicali diverse, Michel Portal è ben lontano dallo scrivere con cura quello che si potrebbe definire il lascito testamentario di una vita dedicata anima e corpo alla musica per i posteri. Al contrario, continua la sua ricerca esistenziale e artistica, che lo muove e lo fa suonare e divertirsi da più di sessant’anni. Deliziosamente impossibile da qualificare – lirica, virtuosa, spontanea e sofisticata – questa musica del qui e ora è assolutamente libera, si distacca definitivamente da qualsiasi nozione di avanguardia e classicismo, e parte ancora una volta per la tangente, dimostrando un’irresistibile irriverenza giovanile.

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