L’istituto superiore Alessandro Volta di Castel San Giovanni è pronto a sperimentare il progetto Sezione Rondine a partire dal prossimo anno scolastico.
Questa mattina, in occasione della Giornata dei Talenti, si è tenuta la presentazione ufficiale del progetto che è sostenuto dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano e dalla Fondazione Lino Tollini. ll percorso sviluppa un triennio scolastico che porterà il Metodo Rondine direttamente nella scuola: un metodo di insegnamento ideato dal fondatore della Cittadella della Pace di Arezzo Franco Vaccari, che da oltre 30 anni promuove azioni e progetti di respiro internazionale finalizzati alla risoluzione del conflitto, a uscire dalla logica del nemico, a rendere creativa la conflittualità e a costruire relazioni in grado di favorire sviluppo e pace.
«Se si realizza la sezione Rondine – sottolinea Vaccari – è grazie ai dirigenti scolastici e ai docenti, motore della scuola, che credono in questa sperimentazione, si sono messi in gioco, aprendo la strada come dei pionieri a una nuova visione educativa che investe nella relazione docente-discente affinché la scuola possa essere un luogo di sviluppo dell’umano integrale dove il saper conoscere e il saper fare si intrecciano al sapere essere e saper vivere insieme. La scuola come luogo dove si pratica la cittadinanza attiva e un nuovo approccio alla gestione delle conflittualità emergenti».
L’esperienza del Volta è iniziata mesi fa, con la formazione dei docenti, realizzata in collaborazione con il polo formativo Rondine Academy. Il primo passo fondamentale per l’avvio di un percorso che nell’anno scolastico 2024-2025 vedrà protagonisti gli studenti e le studentesse della III G (attuale II G) che saranno seguiti dalla coordinatrice della sezione Rondine castellana Valentina Indigenti, docente di lettere della sezione, e dalla insegnante-tutor Celeste Caruso, che lavorerà con i ragazzi sia in orario scolastico che extra-scolastico.
«Abbiamo accolto con entusiasmo l’opportunità di ospitare e abbracciare questo nuovo progetto – sottolinea Simona Favari, dirigente didattica del Polo Volta -. Siamo certi che il Metodo Rondine, per la trasformazione creativa del conflitto, possa rappresentare uno strumento importante da mettere a disposizione dei nostri ragazzi per la loro crescita personale e professionale, un’integrazione dell’attuale offerta formativa volta a preparare i nostri giovani alle sfide che li attendono come cittadine e cittadini del futuro».
Uscire dalla logica del nemico, rendere creativa la conflittualità, costruire relazioni in grado di favorire sviluppo e pace sono i cardini del Metodo Rondine, che è approdato a Piacenza ormai tre anni orsono, fortemente voluto dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano che ha dapprima sostenuto il progetto Quarto Anno a Rondine, l’opportunità formativa riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione e ormai consolidata, rivolta a studenti dei licei Classico, Scientifico e delle Scienze Umane italiani, che possono scegliere di frequentare le loro quarta liceo nella Cittadella della Pace: un’esperienza formativa internazionale e interculturale unica che già due studentesse piacentine hanno potuto svolgere, grazie alla borsa di studio messa a disposizione dalla Fondazione.
«Con il Quarto Anno a Rondine abbiamo portato studenti e insegnanti piacentini a scoprire e vivere in prima persona l’esperienza potente proposta dalla Cittadella della Pace, il primo passo per raggiungere l’importante traguardo che presentiamo oggi – ha sottolineato il vicepresidente della Fondazione Mario Magnelli, che ha supportato il consigliere di Cda Luca Groppi (anche presidente della Fondazione Lino Tollini) nel lavoro di disseminazione del progetto -, l’avvio della Sezione Rondine è il segno che questo Metodo innovativo sta mettendo radici sul territorio, grazie all’impegno quotidiano di un gruppo illuminato di insegnanti e dirigenti scolastici che lo ha fatto proprio”.
“Per la nostra Fondazione l’apertura della Sezione Rondine è un obiettivo raggiunto nell’ambito della promozione di forme innovative di didattica che arricchiscano le competenze degli studenti, ma lo è anche per tutta la comunità. Mai come oggi lavorare per la pace è un dovere inderogabile, a cui attendere non a parole, ma fornendo ai giovani competenze concrete ed esperienze utili a costruire un futuro migliore per tutti»
Finora in Italia sono 37 le classi di 25 scuole italiane di ben 15 regioni che hanno attivato la Sezione Rondine. A partire da settembre 2024 ulteriori 4 istituti superiori e 2 scuole secondarie di primo grado attiveranno la Sezione Rondine e fra questi c’è appunto il Polo Volta di Castel S. Giovanni.
Tra i ‘mattoncini’ che rappresentano i pilastri dell’offerta formativa: la nuova figura professionale del tutor di classe, che ha un ruolo fondamentale per promuovere la coesione degli studenti e del gruppo classe dei ragazzi in costante dialogo con i docenti per monitorare il benessere della stessa. Una figura innovativa che potrà contribuire a rigenerare la scuola italiana. La formazione dei tutor è garantita dal Corso di Alta Formazione promosso da Rondine in collaborazione con il Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. La terza edizione del corso sarà a gennaio e a breve saranno aperte le iscrizioni.
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