Mercatone Uno. Sindacati e istituzioni riuniti in Regione: “Tutele per i lavoratori e riapertura immediata dei punti vendita”
Sindacati e istituzioni uniti nell’affrontare la crisi del Mercatone Uno. Questo condividendo l’obiettivo prioritario di salvaguardare i lavoratori del Mercatone Uno. Allo stesso tempo mettere in campo tutte le azioni possibili per assicurare gli ammortizzatori sociali; nonché la rapida riapertura dei punti vendita su tutto il territorio emiliano-romagnolo; anche a tutela dei clienti.
È quanto emerso questa mattina in Regione a Bologna, dove si è svolto un incontro sul fallimento decretato dal tribunale di Milano della Shernon holding. Società che nell’estate dello scorso anno aveva rilevato il marchio Mercatone Uno. All’incontro convocato oggi dall’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi, hanno partecipato le organizzazioni sindacali. Insieme a loro la Città Metropolitana di Bologna e gli amministratori dei Comuni dell’Emilia-Romagna dove hanno sede le attività della Mercatone Uno. Attività cedute nel 2018 alla Shernon.
La riunione sulla crisi del Mercatone Uno precede l’incontro di oggi pomeriggio a Roma, al Ministero dello Sviluppo economico. Un tavolo tecnico con l’associazione de fornitori e dei creditori, a seguito del quale sarà necessario riaggiornare il tavolo regionale già dalla prossima settimana.
Per la tutela dei posti di lavoro si attende una rapida pronuncia da parte del Tribunale di Bologna; in particolare sulla retrocessione del compendio aziendale dalla Shernon, che consentirebbe la riapertura della procedura di amministrazione straordinaria.
Ammortizzatori sociali e apertura dei punti vendita
Dalla riunione è inoltre emersa un’altra richiesta al Governo, cui fa capo il tavolo di crisi aziendale del Mercatone Uno; una volta ottenuta la retrocessione agisca immediatamente affinché si attivino gli ammortizzatori sociali e l’amministrazione straordinaria per la riapertura dei punti vendita; così da mantenere il valore delle attiività commerciali per rilanciare il marchio. Tutto questo con l’individuazione di nuovi acquirenti che presentino un piano industriale credibile. A sostegno di ciò la Regione Emilia-Romagna mette a disposizione un bando di finanziamento, già attivo, per la formazione dei lavoratori. Ma anche per soggeti imprenditoriali che garantiscano la continuità aziendale.
La Regione interverrà a tutti i tavoli nazionali presso il Ministero dello Sviluppo economico e, in accordo con enti locali e i sindacati, vigilerà e renderà fruibili tutti gli strumenti a sua disposizione a supporto dell’azione ministeriale, per una rapida e necessaria tutela occupazionale.L’ex Mercatone Uno oggi conta 1800 dipendenti in tutta Italia e 55 punti vendita. Numeri che in Emilia-Romagna significano circa 450 lavoratori, 10 punti vendita (Bertinoro, Bologna Navile, Ferrara, Mesola Rimini, Rottofreno, Rubiera, Russi, San Giorgio di Piano, San Giuseppe di Comacchio) a cui si aggiungono la sede della logistica a San Giorgio Piano (Bo) e la centrale di Imola.
Mercatone Uno, De Micheli (Pd): rilancio attraverso legge Marcora
Per i lavoratori di Mercatone Uno e’ piu’ importante trovare una soluzione per salvare il marchio e l’azienda che le polemiche. Si utilizzino gli ammortizzatori sociali e si valuti anche la possibilita’ della Legge Marcora che sostiene nelle imprese in crisi il subentro di una nuova societa’ fatta dai dipendenti e fornitori. Con opportuni correttivi legati alle dimensioni del Mercatone Uno credo che si possa costruire una prospettiva per il rilancio dell’azienda”. Lo ha detto la vice segretaria del Pd Paola De Micheli durante la trasmissione Omnibus su La 7.
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