“Quella di oggi è una risposta straordinaria, la rinascita c’è, la ripresa c’è”. Con queste parole il sindaco Patrizia Barbieri ha inaugurato il Mercato Europeo che sarà allestito fino a domenica sera sul Pubblico Passeggio.
“Un’occasione che qualche mese fa non eravamo sicuri di poter cogliere. Ma tutte le incertezze di questo periodo non ci hanno impedito di lavorare insieme. La possibilità di inaugurare questa fiera ci da l’occasione di portare sempre più avanti quello che è lo sviluppo del nostro territorio, lo sviluppo di un sistema commercio, di un sistema artigianale, di un sistema prezioso per noi, che ci ha consentito di aiutare le nostre famiglie e tutto il territorio”.
Un giorno simbolico, giustamente aperto dall’inno nazionale, perché il Mercato Europeo, in particolare quello di quest’anno, non è solo una fiera. Si tratta di una giornata simbolica, tanto attesa da tutti i piacentini ma anche dal sistema economico piacentino.
“Segna il risveglio e la capacità di resilienza del nostro territorio – commenta il prefetto Daniela Lupo – una risposta forte che vede un pezzo del paese unirsi all’Europa e questo ci rende particolarmente orgogliosi”.
Presente anche il Commissario straordinario della Camera di Commercio di Piacenza, Filippo Cella: “Ogni segnale di attività sul nostro territorio e promozione del nostro territorio significa ripresa, indotto, ritorno per tutte le categorie. Oggi parliamo di commercio, pochi giorni fa abbiamo parlato di industria con Geofluid a Piacenza Expo, abbiamo poi inaugurato un polo scolastico d’eccellenza: speriamo che questo sia il trend. Il Mercato Europeo porta tanto a Piacenza e aiuterà le categorie economiche, spero sia il primo passo verso la ripresa di tutto il territorio piacentino”.
Tra gli organizzatori Raffaele Chiappa, presidente di Unione Commercianti: “Il termine gioia credo sia quello gusto per identificare il sentimento di questa giornata. Basti pensare allo scorso anno, basti pensare a quello che ci è successo. Molti di noi non credevano che saremmo riusciti a tornare a una normalità come quella che si respira oggi. A questo proposito non possiamo dimenticarci gli sforzi fatti da un intero sistema, da persone che hanno lavorato duramente per darci questa opportunità”.
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