Torna finalmente il Mercato Europeo, giunto alla 16esima edizione. Dopo la pausa forzata a causa del Covid, una delle manifestazioni più attese dai piacentini, e non solo, anima di nuovo il Pubblico Passeggio da oggi fino a domenica sera. Oltre 130 banchi provenienti da trenta paesi differenti, una grande festa e una grande occasione per i partecipanti di acquistare materiale di grande qualità.
L’evento, organizzato da Unione Commercianti, vede la collaborazione fondamentale di Comune di Piacenza, Mercanti di Qualità e Federazione Italiana Venditori Ambulanti.
Gloriana Tironi, presidente dei Mercanti di Qualità, tra gli organizzatori dell’evento, si dice soddisfatta.
“E’ emozionante vedere che già stiamo assistendo a una buona affluenza. Per noi essere qui oggi significa vivere un nuovo inizio, quest’anno è un nuovo inizio. Abbiamo banchi anche in via Alberici, identificati dal marchio Mercanti di Qualità”.
IL PRESIDENTE FIVA (AMBULANTI) ADRIANO ANSELMI SUL MERCATO EUROPEO: “LA CITTA’ SI RIMETTE IN MOVIMENTO, IL COMMERCIO GUIDA LA RIPARTENZA
“Piacenza torna a vivere, i piacentini stanno tornando ad animare strade e piazze e a godersi questa bellissima città. La sedicesima edizione del Mercato Europeo sarà la conferma di quanto sostengo da sempre. È il commercio a guidare la ripartenza sociale ed economica dopo ogni crisi e anche per la nostra comunità sta avvenendo così”. Con queste parole Adriano Anselmi, presidente provinciale dell’Associazione Mercati della Confcommercio, ribadisce il preziosissimo (ma spesso non abbastanza riconosciuto) ruolo del commercio ambulante nella rinascita “post Covid”.
Nel caso del Mercato Europeo, dopo lo stop forzato dello scorso anno dovuto alla pandemia, il tradizionale appuntamento commerciale tornerà a Piacenza da venerdì 17 a domenica 19 settembre sul Pubblico Passeggio, dalle 9 alle 24 e con la presenza di 130 bancarelle provenienti da più di trenta Nazioni.
“Al di là del grande numero di visitatori che l’evento attira – sottolinea Anselmi – vorrei sottolineare come il semplice indotto collegato alla presenza in città di 130 espositori sia, già di per sé, una salutare boccata d’ossigeno per i settori della ricettività e della ristorazione. Si tratta di un aspetto spesso poco considerato dai non addetti ai lavori ma che merita di essere ricordato. Dove arrivano le bancarelle l’economia si mette in movimento”.
C’è poi l’aspetto sociale del Mercato Europeo: “Sarà un viaggio accattivante fra prodotti dell’artigianato, specialità tipiche, colori, odori e cibo di strada – rimarca Anselmi -. Un giro nel mondo senza uscire dal Facsal… Sono certo dell’ottima riuscita dell’iniziativa e del riscontro da parte dei piacentini, che sapranno rispondere positivamente nel pieno rispetto delle regole anti Covid. Un doveroso ringraziamento va anche all’assessore comunale Stefano Cavalli che ha sempre creduto nel ruolo del nostro comparto e che ha reso possibile, fra le mille difficoltà legate alla situazione attuale, che il Mercato Europeo tornasse ad animare Piacenza”.
LA VOCE DEI COMMERCIANTI
“Finalmente ci siamo – commenta Nadia Filipponi, titolare del banco Con le Mani – io propongo tessuti come lino e cotone, ma non solo, per confezionare prodotti di ogni tipo come cuscini, paralumi e quant’altro. Prodotti che posso personalizzare a seconda dei desideri dei clienti. Per me il Mercato Europeo rappresenta un’importante vetrina, considerato che sono di Piacenza”.
E infatti, oltre ai banchi internazionali, il Mercato Europeo si pone l’obiettivo di rappresentare un volano per tutto il nostro territorio, considerato che gran parte dei visitatori proviene dalle province e dalle regioni limitrofe.
Da Torino arriva la creatività di Maurizio di Cactus Art Prints: “Siamo artigiani grafici e produciamo quadri particolarmente adatti per arredare casa, principalmente protagonisti della storia della musica ma anche immagini nostre e in generale ci adeguiamo alle richieste del cliente. Sono tutti fatti a mano, stampiamo in pvc che viene poi plastificato in modo da proteggerli e poi vengono montati su legno”.
Direttamente dal Lago di Iseo, invece, arriva Tiziana del banco Il Fiore: “Particolarmente di tendenza quest’anno è il Palo Santo, un pezzo di legno che viene bruciato portando via le negatività. Un pezzo che è sempre esistito, ma quest’anno, forse a causa della situazione che stiamo vivendo, è particolarmente richiesto”.
Ma il Mercato Europeo è anche enogastronomia. Tanti gli stand che propongono, per esempio, ottima birra artigianale.
Arno viene dalla Francia: “Io propongo la birra belga, secondo molti la migliore del mondo. Abbiamo alcuni prodotti riconosciuti con premiazioni internazionali, i belgi da tanti anni sono considerati i maggiori produttori di birre”.
Oppure i dolci ungheresi proposti da Francesco che presenta in particolare il Kurtoskalacs, molto popolare “in patria”, un prodotto cotto sulla brace, pasta dolce di lievito di birra, farina e zucchero che si può personalizzare a piacimento.
Non mancano banchi storici come quello dedicato alle specialità spagnole, a partire dalla paella valenciana.
Ma il mercato europeo non conosce confini e guarda anche ad altre parti del mondo. Esempio lampante è il banco di specialità indiane presentato da Singh.
Non poteva mancare il brezen, preparato al momento, che potete trovare sul banco di Emma, direttamente dall’Austria. Emma ci spiega come si prepara questa straordinaria specialità, senza ovviamente svelare i segreti della sua speciale ricetta.
Non poteva mancare la deliziosa carne argentina, grazie allo stand Gauchitos.
Alla Taverna Greca si possono assaggiare tipicità elleniche per tutti i gusti, dal dolce al salato. Lo spiega la proprietaria, Maria Grazia.
Banchi addirittura dalla Siberia con lo stand di Masha, dedicato a oggetti dalla Russia: dagli strumenti per la sopravvivenza fino ai gioielli. Molti di questi preziosi sono frutto di una sapiente fattura artigianale. “Sono tanti anni che partecipo a questo Mercato, adoro l’Italia, è il paese più bello!”.
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