Quasi cento studenti provenienti da tutto il mondo, dal Camerun all’Iran, passando per Israele e vari paesi europei. La sala degli Arazzi del Collegio Alberoni di Piacenza ha ospitato la cerimonia di apertura dell’anno accademico del Corso di laurea magistrale a ciclo unico in “Medicine and Surgery” dell’Università di Parma, attivato quest’anno nella sede di Piacenza.
E’ intervenuto il Rettore Paolo Andrei, il Direttore Dipartimento Medicina e Chirurgia Ovidio Bussolati, il Referente del corso Marco Vitale, la Direttrice generale dell’Azienda USL di Piacenza Giuliana Bensa, il Direttore Generale alla Cura della persona, salute e welfare della Regione Emilia-Romagna Luca Baldino, la Sindaca di Piacenza Patrizia Barbieri.
Il corso in “Medicine and Surgery”, interamente erogato in lingua inglese, è stato attivato dall’Università di Parma con la collaborazione dell’Ausl e del Comune di Piacenza e con il sostegno della Regione Emilia-Romagna.
È stata una cerimonia dal respiro internazionale quella che questa mattina, nella Sala degli Arazzi del Collegio Alberoni di Piacenza, ha aperto ufficialmente l’anno accademico 2021-2022 del Corso di laurea magistrale a ciclo unico in “Medicine and Surgery” dell’Università di Parma, attivato quest’anno con la collaborazione dell’Ausl e del Comune di Piacenza e con il sostegno della Regione Emilia-Romagna.
Del resto non poteva che essere così, visto che il corso, interamente erogato in lingua inglese, è nato con una spiccata vocazione internazionale, e una buona parte dei suoi studenti e delle sue studentesse proviene proprio dall’estero.
Frutto di un grande lavoro congiunto tra istituzioni che ha portato all’attivazione in tempi record, il corso in “Medicine and Surgery”, a numero programmato a livello nazionale, è nato da un lato per rafforzare l’offerta formativa dell’Università di Parma in ambito medico-chirurgico e dall’altro per potenziare il settore sul territorio regionale e in particolare piacentino: una sfida e nello stesso tempo una grande opportunità di crescita e di sviluppo.
La cerimonia si è aperta con la proiezione di un breve video con interviste a studenti, studentesse e docenti, e si è chiusa con la simbolica consegna di un camice da parte del Rettore Paolo Andrei a una studentessa e a uno studente.
Del corso e delle sue prospettive ha parlato il Rettore nel suo intervento, inevitabilmente aperto da riferimenti al difficile contesto attuale, teso fra l’emergenza Covid-19 ancora non sopita e la drammatica situazione della guerra in Ucraina. «Oggi siamo qui per celebrare un inizio. L’inizio, cari Studenti e care Studentesse, della vostra vita accademica e – tutti e tutte ce lo auguriamo – della vostra carriera di medici. E l’inizio di questo nuovo corso, che è il frutto di un “gioco di squadra” convinto e coeso», ha spiegato il Rettore, che ha poi aggiunto: «Si tratta di una tessera importante nel sistema universitario regionale, in questo modo senz’altro più competitivo e attrattivo, e anche di un grande investimento e valore aggiunto per la sanità del nostro territorio, a fronte delle sfide che la sanità oggi ha davanti a sé. Che sono sfide globali, e non può che essere così nella società in cui viviamo». Ecco dunque il valore dell’apertura internazionale, punto di forza indiscusso di “Medicine and Surgery”: «La scelta stessa dell’inglese come lingua veicolare costituisce una specificità rilevante nel panorama universitario italiano per i corsi di medicina, diventa un “plus” di attrattività per i e le giovani di tutto il mondo e proietta gli studenti e le studentesse che usciranno da questo percorso formativo in un orizzonte molto ampio», ha detto ancora il Rettore, sottolineando poi la qualità formativa («innestata sulla consolidata esperienza del nostro Dipartimento di Medicina e Chirurgia») e la grande collaborazione con il territorio, che «ha creduto da subito in questo corso».
«Il Dipartimento di Medicina e Chirurgia – ha osservato il Direttore Dipartimento Ovidio Bussolati – è orgoglioso di questa iniziativa e pienamente consapevole della sua importanza. I docenti e la struttura amministrativa si impegneranno al massimo per assicurarne il pieno successo».
Il corso di laurea di Medicina, interamente tenuto in lingua inglese, rappresenta un percorso estremamente innovativo, che amplia e completa le competenze di base con quelle tipiche dell’ingegneria biomedica e del management dei sistemi sanitari. Si avvarrà del supporto dell’Azienda Usl di Piacenza fornendo un nuovo impulso strategico a progetti e attività di ricerca. Saranno ammessi un massimo di 100 studenti/anno sulla base dei risultati del test IMAT (International medical admission test).
Gli iscritti al corso di laurea svilupperanno una conoscenza medica completa, dalla promozione della salute alla medicina d’urgenza, dalla ricerca applicata alle ultime tecnologie mediche all’economia e alla gestione della salute. Il corso è interamente concepito in un contesto internazionale. L’uso dell’inglese faciliterà enormemente le capacità di comunicazione degli studenti con pazienti e colleghi di tutto il mondo durante la loro attività professionale, sia nella ricerca biomedica sia nella medicina clinica.
Per il referente del corso Marco Vitale «la possibilità di disegnare ex novo un percorso di studi in Medicina e Chirurgia di impostazione internazionale è certamente una importante occasione da cogliere. Lo abbiamo fatto, preservando allo stesso tempo la solidità culturale su cui si basa la nostra tradizione formativa europea».
«Sono particolarmente orgogliosa di essere qui a rappresentare la sanità piacentina nel giorno dell’apertura ufficiale dell’anno accademico del nuovo corso di laurea – ha affermato la Direttrice generale dell’Azienda USL di Piacenza Giuliana Bensa -. L’istituzione di questo percorso universitario è una conquista enorme per il territorio e un salto di qualità eccezionale per il nostro sistema. Abbiamo ottenuto questo straordinario risultato, grazie alla sinergia e alla costante collaborazioni tra istituzioni, che hanno concretizzato un’idea in tempi davvero ottimi, considerando la situazione pandemica attraversata. L’istituzione del nuovo corso di laurea magistrale pone nuove prospettive grazie alla partecipazione di studenti provenienti da tanti Paesi diversi, che troveranno un’Azienda sanitaria pienamente orientata all’innovazione e con una grande attenzione allo sviluppo dell’assistenza sanitaria in continuità fra ospedale e territorio. Come previsto dal PNRR, l’Ausl di Piacenza, oltre a un importante ammodernamento del parco tecnologico e digitale in ambito ospedaliero, vedrà un ulteriore potenziamento della rete delle strutture territoriali, arrivando a contare su 12 Case della Comunità, 3 Centrali operative territoriali e 2 Ospedali di Comunità. Questa struttura di offerta garantirà agli studenti del corso di laura un contesto in cui potranno immergersi in tutta la filiera delle attività proprie della medicina, dalla prevenzione alla riabilitazione, attraversando tutti i setting dell’assistenza sanitaria. Ci apprestiamo a intraprendere insieme un percorso nuovo che porterà a una ventata di innovazione per tutta la sanità picentina. La giornata di oggi, quindi, e solo un primo traguardo di questo percorso che sarà certamente volano di ulteriori progetti di crescita per rispondere nei tempi e nei modi più appropriati alle aspettative di salute e di assistenza dei nostri cittadini».
«L’attivazione del Corso di laurea in “Medecine and Surgery” dell’Università di Parma nella nostra città – ha osservato laSindaca di Piacenza Patrizia Barbieri – è stato il frutto di uno straordinario lavoro di squadra tra Enti e Università, portato avanti con ferma volontà anche nei momenti più difficili dell’emergenza sanitaria, capace di offrire una proposta formativa di livello internazionale, di alta specializzazione e di investimento per la ricerca. È certamente un’opportunità strategica per lo sviluppo del sistema sanitario. La nostra comunità è lieta ed onorata di poter ospitare docenti e studenti provenienti da tutto il mondo, che sottolineano ulteriormente l’identità universitaria di Piacenza. Grazie al protocollo sottoscritto lo scorso novembre con il Ministero della Difesa, il corso di laurea, oggi ospitato dal Collegio Alberoni, avrà come sede definitiva l’ex Ospedale Militare, permettendo così anche il recupero e la valorizzazione di una struttura storica e strategica proprio nel cuore della città».
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