Attualità

Minaccia batteriologica e nucleare lungo le sponde del Po, è il maxi addestramento dell’esercito con oltre 250 militari

Si è svolta nel tardo pomeriggio, presso l’area addestrativa “Scalo Po” a Piacenza, l’esercitazione pluri-arma “Argo 2021”, che ha visto cooperare in stretta sinergia gli assetti delle Forze Operative Terrestri di Supporto (FOTER di Supporto) e quelli delle Forze Operative Nord (FOP-N).

L’evento addestrativo, affiliato all’esercitazione “ATLANTE II/2021”, organizzata interamente dal Comando delle Forze Operative Terrestri di Supporto di Verona, ha avuto come obiettivo quello di incrementare le capacità del 2° reggimento genio pontieri di Piacenza, di svolgere un’attività di attraversamento di un corso d’acqua (river crossing), simulando uno scenario di “war-fighting”, in condizioni di scarsa visibilità, di minaccia chimica/biologica/radiologica/nucleare (CBRN) e di potenziale disastro ambientale dovuto allo sversamento di idrocarburi.

All’esercitazione hanno assistito il Generale di Corpo d’Armata Massimo Scala, Comandante delle FOTER di Supporto, il Generale di Divisione Gianpaolo Mirra, Comandante del Comando Genio, il Generale di Brigata Luigi Postiglione, Comandante della Brigata Genio, il Generale di Brigata Giovanni Parmiggiani, Capo di Stato Maggiore del COMFOP-N, il Prefetto di Piacenza, Dott.ssa Daniela Lupo e le massime autorità locali.

L’importante attività addestrativa ha permesso di testare l’interoperabilità degli assetti del genio pontieri con quelli delle altre specialità dell’Esercito Italiano tra cui guastatori, lagunari e carristi delle Brigate “Pozzuolo del Friuli” e “Ariete”, e di verificare la portata del Ponte Galleggiante Motorizzato (PGM) al passaggio di mezzi di classe elevata tra cui il Carro “Ariete”.

Inoltre i reparti del Comando Artiglieria Controaerei e della Brigata Informazioni Tattiche dell’Esercito Italiano hanno impiegato assetti “Counter-UAS” (Unmanned Aircraft System) per contrastare la minaccia dei cosiddetti “droni” e i “Jamming” utilizzati nel disturbo delle comunicazioni radio e dei segnali GPS. In tale contesto alcuni team del Comando delle Trasmissioni dell’Esercito hanno garantito il supporto Comunication & Information System (CIS), realizzato attraverso la gestione e l’impiego di collegamenti satellitari e la distribuzione di servizi dati e fonia.

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