Eventi a Piacenza

Donazione del midollo osseo, Match it Now a Piacenza il 30 settembre. Fusco: “7mila iscritti nel territorio, ottimo andamento” – AUDIO

Ritorna a Piacenza Match it Now. Si tratta dell’evento nazionale organizzato da ADMO che si inserisce nel contesto più grande del World Marrow Donor Day, la Giornata mondiale del donatore di midollo osseo.

Match it Now a Piacenza

I volontari  ADMO sono presenti  in Largo Battisti sabato 30 settembre dalle 9 alle 19 per sensibilizzare la popolazione sulla donazione del midollo osseo. Questo significa fornire informazioni e offrire la possibilità di salvare una vita senza nessun rischio, dolore o pericolo.

Nel nostro territoriospiega il Presidente di Admo Piacenza Vittorio Fuscoda quando siamo partiti abbiamo raggiunto la quota di 55 trapianti effettuati. Gli iscritti sono circa 7mila e miriamo ad aumentare sempre di più questo numero perché essere compatibili con una persona, al di fuori del proprio nucleo familiare, significa avere una possibilità di 1 a 100mila. Quindi con maggiori iscrizioni nel registro, più possibilità diamo a un malato leucemia di avere un donatore compatibile. 

L’andamento a Piacenza è comunque soddisfacente

Sì, è un ottimo andamento. Tutta la Regione ha ricevuto recentemente una gratificazione perché è stato il territorio con più iscritti nel 2022. Un risultato molto importante che ci spinge a continuare nel nostro percorso. 

MATCH IT NOW

Sabato 30 settembre torna Match it now, la giornata dedicata alla donazione del midollo osseo e le cellule staminali emopoietiche promossa da Admo in collaborazione con l’Azienda Usl di Piacenza.

Per l’occasione i rappresentanti dell’associazione e i professionisti sanitari dell’Azienda saranno in largo Battisti, dalle 9 alle 19, per fornire informazioni e raccogliere le iscrizioni al Registro italiano donatori di midollo osseo (Ibmdr). Tre i requisiti per effettuare il primo test di idoneità: avere un’età compresa fra 18 e 35 anni, essere in buona salute e pesare almeno 50kg.

La presentazione dell’iniziativa

L’iniziativa è stata presentata da Paola Bardasi, direttore generale Ausl di Piacenza, affiancata da Vittorio Fusco, presidente Admo Piacenza, Daniele Vallisa, direttore dipartimento Oncologia-ematologia, Angela Rossi, direttore Biologia dei trapianti, diagnostica molecolare e manipolazione cellule staminali emopoietiche, Maria Mariano, direttore Servizio Immunotrasfusionale e Alessandra Riva responsabile dell’unità farmaci antiblastici.

Il registro mondiale Wmda, organismo che raggruppa i singoli registri di midollo osseo e le banche di sangue cordonale in tutto il mondo, annovera 41 milioni di donatori; il registro italiano sfiora i 500mila iscritti.

A Piacenza attualmente sono 7405 i donatori iscritti al Registro italiano donatori di midollo osseo. Un numero in aumento, visto che lo scorso anno si era a quota 7274. I donatori sono per la maggior parte donne (53% per cento).

Le donazioni effettuate finora sono state 56: 39 per trapianti eseguiti in Italia e 17 per l’estero. Un numero consistente se si tiene conto che la compatibilità tra paziente e donatore si verifica una volta su quattro nell’ambito familiare (fratelli e sorelle), ma diventa molto rara, circa 1 su 100mila, tra individui non consanguinei.

Due ambiti di eccellenza

L’Ausl di Piacenza vanta due ambiti di eccellenza nel settore: il trapiantologico, sotto la guida di Daniele Vallisa, direttore del dipartimento di Oncoematologia e del Centro trapianti; l’immunogenetica, diretta da Angela Rossi (Biologia dei trapianti, diagnostica molecolare e manipolazione cellule staminali emopoietiche). A questo si affianca il lavoro condotto dal servizio di Immunoematologia e Medicina trasfusionale dell’ospedale di Piacenza guidato da Maria Mariano che si occupa del reclutamento e del processo di idoneità del donatore che resta in carico al servizio trasfusionale per i 10 anni successivi alla donazione. In caso di possibile corrispondenza, poi, il servizio segue il processo di work-up con l’esecuzione di tutti gli esami necessari in vista della donazione vera e propria per tutelare la salute del donatore.

Questo plus territoriale si riflette sui tempi medi di individuazione di un donatore compatibile che, in Italia, varia dai 3 mesi per il 48% dei centri fino ad arrivare a 6 mesi per il 70%, mentre a Piacenza il tempo medio di individuazione è di soli 38 giorni (primo quartile). Un valore aggiunto che si riflette sul tempo medio al trapianto, che in Italia varia in un range da 3 mesi (11% dei centri), ai 6 mesi (50%) e fino ai 12 mesi (71 %). Piacenza esegue un trapianto mediamente in 3 mesi e 20 giorni, per sfruttare al massimo il tempo finestra utile. Questo garantisce il paziente e, allo stesso modo, il donatore che viene monitorato in ogni fase del percorso a tutela completa della sua salute.

Il trapianto di midollo osseo

Il trapianto di midollo osseo rende possibile la guarigione di gravi malattie come leucemia, linfomi, mieloma, talassemia, immunodeficienze, disordini congeniti e, più recentemente, anche di alcune tipologie di tumori solidi. Il midollo osseo è un tessuto costituito da cellule staminali emopoietiche (CSE), capaci di riprodurre le cellule del sangue: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Questo tessuto, che situato all’interno delle ossa, grazie alle cellule staminali emopoietiche si rinnova continuamente.

Tutte le persone di età compresa tra i 18 e i 35 anni compiuti, con un peso corporeo superiore ai 50 chilogrammi, possono donare il midollo osseo, purché non siano affette da malattie ai principali organi o da forme infettive. La disponibilità del donatore resta valida sino al raggiungimento dei 55 anni.

Il prelievo è indolore e avviene nella maggior parte dei casi da braccio. Solo in rari casi si ricorre al prelievo da creste iliache (il margine superiore delle anche) con anestesia locale. Non comporta conseguenze per il donatore che viene preventivamente sottoposto a rigidi controlli per valutare il perfetto stato di salute e la possibilità di donare in piena sicurezza e la compatibilità. Dopo la donazione può manifestarsi una leggera stanchezza, ma la persona può tornare alla sua vita normale da subito.

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