Admo presenta Match it now: “Pochi minuti per donare e salvare una vita” – AUDIO

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“Sei unico. Per qualcuno il solo. Diventa donatore di midollo osseo e cellule staminali emopoietiche. Solo 1 su 100.000 è compatibile con te al 100%.”

Con questo efficace slogan, torna dal 21 al 26 settembre a Piacenza “Match it now”; si tratta dell’evento nazionale dedicato alla donazione del midollo osseo e delle cellule staminali emopoietiche. Admo Emilia-Romagna aderisce all’iniziativa: in particolare, la sezione di Piacenza dell’associazione ha in programma un’iniziativa locale in stretta collaborazione con l’Azienda Usl. A causa dell’emergenza coronavirus quest’anno volontari e professionisti non potranno essere nelle piazze.

Le informazioni

Quindi, anche a Piacenza il centro trasfusionale dell’ospedale sarà a disposizione con uno spazio informativo dedicato; un punto per accogliere i cittadini che vogliono iscriversi al registro dei donatori di midollo osseo. Il corner Admo sarà attivo dal 21 al 26 settembre nel nucleo antico del presidio (ingresso 7C). Ci si potrà iscrivere al registro dei donatori di midollo osseo.

Per accedere al punto informativo e fare il prelievo di sangue, che consente di iscriversi al registro dei donatori di midollo osseo, occorre prenotare il proprio posto chiamando il numero 0523-302970 o 0523-302395 nei giorni feriali dalle 11 alle 14. È utile consultare il sito www.admoemiliaromagna.it per avere tutte le informazioni necessarie per scaricare e compilare il modulo per l’iscrizione al fine di ottimizzare i tempi e non creare rischi di assembramenti.

Il registro dei donatori di midollo osseo conta 7018 donatori piacentini. Nel 2018 e 2019, grazie al progetto #midono, i nuovi iscritti hanno registrato una notevole crescita, soprattutto tra i giovani (756 complessivamente). Per essere donatori è necessario essere in salute e avere un peso di almeno 50kg.

Quest’anno, purtroppo, l’emergenza coronavirus ha drasticamente influito sulle adesioni, che finora sono state solo 36, anche perché i volontari e professionisti non hanno potuto fare nessuna delle tradizionali attività di sensibilizzazione, per esempio nelle scuole.

Dal 1995, anno di istituzione del registro di Piacenza, sono state 47 le donazioni fatte da nostri concittadini: 33 a favore di pazienti italiani, 14 di centri internazionali.

Quest’anno, nonostante l’emergenza, è stata fatta una donazione.

Appello alla cittadinanza

È importante che la popolazione risponda bene a questa richiesta. Siamo in un periodo veramente molto critico per i trapianti di midollo osseo” interviene così Maria Mariano, direttore del servizio trasfusionale all’ospedale di Piacenza, arrivata il 24 marzo in piena pandemia. “Dispiace moltissimo non essere potuti andare nelle piazze, ma quest’anno le esigenze di sicurezza dovute al Covid19 non ci hanno permesso di trovare momenti di convivialità. Abbiamo creato percorsi ristretti ma sicuri all’interno dell’Ospedale, dove verranno esaminati i nuovi donatori.” I dati parlano di 15/20 trapianti annui, di cui il 70% da donatori dal registro, ovvero fuori dal nucleo famigliare. La campagna Admo del 2019 con il lancio dell’hashtag #midono, aveva fatto registrare un incremento di 400 persone all’interno del registro dei donatori, in aggiunta alla media annua di 200/250 persone iscritte negli anni precedenti.

Avevamo raggiunto un buon grado di benessere negli anni scorsi, ma il Covid ha fatto rallentare e quasi azzerare il numero dei nuovi iscritti al registro dei donatori e questo è un grosso problema per i trapianti. È per questo motivo che speriamo in queste settimane di porte aperte di ottenere numeri positivi per gli iscritti. L’appello è a tutti giovani sani, specialmente la fascia 18-35 anni, cruciale per noi”.  

Interviene anche Vittorio Fusco, referente Admo Piacenza, sottolineando l’importanza di avere un registro ampio, per una migliore efficienza al momento della ricerca di una compatibilità. “Ringrazio innanzitutto la dottoressa Mariano per la sua disponibilità a darci questo spazio all’interno del suo reparto. E ringrazio anche la direzione dell’ospedale di Piacenza che ci consente questi spazi, con accesso sicuro e nel rispetto delle norme anti-covid. Invito ogni persona tra i 18 e i 35 anni in buona salute e con un peso di almeno 50kg a presentarsi; in pochi minuti, senza alcun dolore e senza rischio, può garantire di nuovo la vita a una persona. Anche la paura degli aghi può essere sconfitta, stringendo i denti per qualche secondo ma riconoscendo cosa può significare quel gesto per un malato. Io stesso sono guarito trent’anni fa dalla leucemia grazie a un trapianto di midollo osseo. ”

Un piccolo atto, un piccolo dono che può salvare la vita di chiunque, dal fratello, al collega, al compagno di classe o una persona che non si conosce. La possibilità di aiutare è concreta e reale.

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