“E’ l’ennesima giravolta di un Governo che cambia le regole in corsa a piacimento; sprofonda ogni giorno di più nel caos di decreti, regole, obblighi generando rabbia e stupore nei cittadini. Un esempio è l’introduzione dell’obbligo di mascherina anche per i bambini delle scuole elementari. Vogliamo sapere su quali presupposti si basi questa scelta”. Lo afferma la deputata della Lega, Elena Murelli; con il collega Virginio Caparvi, ha presentato una interrogazione al ministro della Salute, a quello dell’Istruzione e al presidente del Consiglio.
Nel precedente Dpcm, sostiene Murelli, anche se “nascoste”, le regole per le elementari non prevedevano le mascherine in classe “in caso di staticità”, se fosse stata rispettata la distanza di un metro tra i banchi; questo proprio «per favorire l’apprendimento e lo sviluppo relazionale». Nel nuovo Dpcm cambia tutto. La mascherina diventa obbligatoria alle elementari, tranne che “per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina”.
«Un nuovo disagio per le famiglie, gli insegnanti e i bambini che arriva a oltre nove mesi dall’avvento della pandemia; il Governo e i tecnici da esso nominati continuano a dire tutto e il contrario di tutto».
“Vogliamo sapere se vi sia un criterio scientifico di fondo alla base delle attuali regole sull’utilizzo delle mascherine nelle scuole e, in caso affermativo, quale sia questo criterio”.
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