Martina Peveri a Radio Sound ha raccontato il momento dell’inizio della detenzione del papà Angelo e del suo dipendente Gheorge. L’imprenditore piacentino condannato per tentato omicidio dopo aver sparato a un ladro durante l’ennesimo furto al suo cantiere.
“E’ stato un momento molto difficile quando ci siamo salutati – spiega Martina Peveri – però l’importante ora è rimanere lucidi e affrontare le cose giorno per giorno”.
“Questo ci da molta forza. Voglio ringraziare tutti. So che mio papà è una persona molto amata, ma non pensavo così tanto. Siamo rimasti stupiti da tutta questa solidarietà”
“Sono state dette tante cose, però non è ancora iniziato il processo civile”.
“Ringrazio nuovamente. Inoltre voglio ricordare che in carcere non c’è solo mio papà, ma anche un nostro dipendente. Una persona che per noi è molto importante. E’ con noi da 16 anni e non gli si sta dando abbastanza importanza. Giorgio, che noi poi chiamiamo tutti Dino, è come uno zio. Quindi non siamo rammaricati solo per il papà, ma anche per lui”.
“In qualcosa c’è pur da credere. Sì, ci voglio credere!”
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