Il ruolo storico e la figura di Margherita d’Austria, a 500 anni dalla nascita, saranno ricordati nel corso di un incontro dal titolo “Margherita d’Austria, Madama di Piacenza” che avrà luogo giovedì 28 aprile alle 17.30 nella sala dell’Anticamera del trono (sala 7 del piano rialzato) di Palazzo Farnese. A parlare della sovrana che più di ogni altro volle la realizzazione della mole vignolesca, saranno l’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi, Stefano Frontini, responsabile del Museo delle Cere di Grazzano Visconti e promotore dell’iniziativa, Massimo Solari, avvocato, autore del volume “Le regine di Piacenza” (Lir) e studioso della sovrana e Manrico Bissi, architetto, storico, autore di diversi saggi su Piacenza, molto noto per l’organizzazione di itinerari alla scoperta delle bellezze e della storia del nostro territorio.
Margherita d’Austria è il nuovo personaggio che arricchisce la collezione del Museo delle Cere di Grazzano, che ad oggi espone 16 diorami e vanta collaborazioni anche con il costumista veneziano Stefano Nicolao e tecnici degli effetti speciali tra cui Lorenzo Tamburini, premiato con il David di Donatello nel 2020. Per presentare la figura della sovrana, in quella che doveva essere la “sua” reggia, in occasione della conferenza ne verrà proiettato l’ologramma, il primo dei Musei del territorio, realizzato dalla start-up SyncLab di Lecco. L’ingresso all’evento è libero e prevede il green pass rafforzato, nonché l’utilizzo della mascherina chirurgica.
Nata nel 1522, Margherita sposò nel 1536 Alessandro de’ Medici e, rimasta vedova, fu data in moglie nel 1538 a Ottavio Farnese. Dalla loro unione nacquero nel 1545 i figli Alessandro e Carlo, quest’ultimo deceduto ancora fanciullo. Margherita sostenne la causa della famiglia Farnese per ottenere il dominio su Piacenza, perso dopo l’uccisione di Pierluigi Farnese. Volle fortemente la realizzazione di un palazzo che rappresentasse il potere ducale e fu avviata, grazie a lei, la costruzione di Palazzo Farnese.
Parte della sua vita è legata ai Paesi Bassi, che governò in rappresentanza del fratellastro Filippo II, allora re di Spagna. Visse anni difficili nei quali dovette affrontare la rivoluzione calvinista, lasciò e ritornò nelle Fiandre per un breve periodo, dal 1579 al 1581, affiancando come governatrice il figlio Alessandro, ma a causa della sua ostilità, Filippo II ne revocò la nomina. Margherita morì ad Ortona nel 1586, all’età di 64 anni e fu sepolta, come lei stessa aveva disposto per testamento, a Piacenza nella chiesa di San Sisto, nel cui transetto sinistro è tuttora visibile il monumento funebre iniziato nel 1593, su disegno di Simone Moschino.
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