«Le telecamere per la sorveglianza all’interno delle strutture frequentate da bambini e anziani sono lo strumento per difendere queste categorie da imperdonabili fatti di violenza. Eventualmente, anche una misura di tutela delle maestre e del personale».
Il consigliere regionale della Lega Matteo Rancan rinnova la proposta già formulata due anni fa, quando fece discutere un caso affine a quello delle presunte angherie commesse in una scuola materna del comune di Podenzano. L’argomento è da sempre caro al Carroccio: sull’introduzione della videosorveglianza in determinate strutture si è infatti pronunciato più volte anche il segretario del movimento, Matteo Salvini.
«Il tema dei maltrattamenti è delicato – commenta l’esponente del Carroccio – e merita di essere ampliato a situazioni e contesti differenti, nell’ottica di proteggere dagli abusi chi fatica a difendersi o non può farlo. A differenza di Stefano Bonaccini, che in più occasioni si è rivelato ostile all’installazione di simili dispositivi di controllo, noi sosteniamo che le telecamere siano indispensabili nel rilevamento di problematiche che altrimenti faticherebbero ad emergere. È ora che i bambini, così come gli anziani più indifesi – insiste Rancan-, possano essere al riparo da quei fenomeni raccapriccianti dei quali le cronache ci riferiscono sempre più frequentemente. La Lega continuerà a portare avanti questa battaglia nonostante l’avversione ideologica di un Pd regionale all’impiego delle telecamere in asili e case di riposo».
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