In occasione di incidenti e infortuni sul lavoro, iter giudiziari e azioni legali si attivano quasi automaticamente. Ma cosa può fare il lavoratore se invece viene colpito da malattia professionale? Come può agire per vedere rispettati i propri diritti?
Ne abbiamo parlato con Riccardo Piras, responsabile del patronato Epaca Coldiretti di Piacenza nel corso della rubrica “Il lavoro di oggi e di domani. Le pillole di Epaca Piacenza, il patronato di Coldiretti al tuo servizio”. Rubrica in onda su Radio Sound il martedì alle 17,30. Si tratta della prima puntata dedicata al tema “Malattie professionali”. La seconda parte sarà trasmessa martedì prossimo 15 ottobre.
Le malattie professionali
Gli incidenti sul lavoro salgono sistematicamente alla ribalta delle cronache. Ed è doveroso che sia così, dal momento che parlare di un problema (in questo caso una vera e propria piaga sociale) contribuisce a tenere alta l’attenzione e la sensibilizzazione. Più se ne parla, meno tragedie si spera di dover raccontare o ascoltare. Non a caso, proprio il tema degli infortuni è stato il primo a essere trattato in questa rubrica da Radio Sound ed Epaca.
Ma esiste un’altra drammatica criticità, sempre legata all’impiego, che però spesso resta silente, pur rappresentando allo stesso modo causa di decessi o disabilità. Parliamo della malattia professionale, o tecnopatia.
“Si tratta di una patologia che il lavoratore contrae nello svolgere la propria attività lavorativa e può essere dovuta ad alcuni fattori alcuni presenti nell’ambiente nel quale presta la propria attività professionale, altri propri della lavorazione stessa che l’assicurato svolge”, spiega Riccardo Piras.
I dati INAIL: patologie in crescita
Secondo i dati INAIL, nei primi sette mesi del 2024, le patologie di origine professionale denunciate hanno visto un aumento del 22,6% rispetto allo stesso periodo del 2023. Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nei primi sette mesi del 2024 sono state 54.471. Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare, anche nei primi sette mesi del 2024, le prime tre tipologie di malattie professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle patologie del sistema respiratorio.
“La malattia professionale si manifesta in modo lento, graduale e progressivo, involontario, in occasione ed a causa del lavoro, per l’azione di agenti nocivi che possono avere natura fisica, chimica e biologica”.
Malattie professionali, Epaca Coldiretti: “Come funziona il processo di tutela”
“Per ottenere il riconoscimento di una malattia professionale è necessario seguire un iter burocratico ben definito”, spiega Piras. “Il lavoratore deve innanzitutto presentare denuncia di malattia professionale allegando un certificato medico attestante la diagnosi e il nesso causale con l’attività lavorativa. In caso di lavoratore dipendente questi dovrà anche denunciare la malattia al proprio datore di lavoro entro 15 giorni da quando questa si è manifestata”.
“L’INAIL dispone quindi l’accertamento sanitario valutando lo stato di salute del lavoratore con una visita medico-legale. Se riconosciuta, il lavoratore ha diritto a un indennizzo economico, al rimborso delle spese mediche e all’assistenza sanitaria, così come a tante altre prestazioni accessorie”, continua Piras.
A dispetto di quello che il nome potrebbe far pensare, Epaca Coldiretti non si occupa solo del settore agricolo, ma tutela i lavoratori di tutti i settori produttivi: dipendenti, agricoltori, artigiani e commercianti. E in casi come questi, Epaca può aiutare a districarsi tra formule complicate e cavilli. Epaca è operativa in tutta la provincia di Piacenza: per informazioni o per conoscere l’ufficio più vicino è possibile consultare il sito www.epaca.it. E’ possibile rivolgersi alla sede provinciale in Via Colombo 35 a Piacenza chiamando lo 0523 596 560.
PODCAST Epaca Coldiretti
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