Fino al 19 settembre è visitabile la mostra fotografica multimediale “Luoghi insoliti”, dedicata alle sculture di Erminio Tansini. Incentrato sui temi del recupero e della rigenerazione, l’evento presenta una selezione di immagini riprese in Italia, Svizzera e Francia sui set della rassegna «Forme sfuggenti».
L’esposizione è allestita materialmente nel laboratorio dell’artista ma è accessibile anche virtualmente sul sito www.inarce.com.
Le sculture
Le opere raffigurate negli scatti in mostra sono quelle che Erminio Tansini realizza con ceppi, radici, rami e tronchi rinvenuti sulle spiagge e sui greti dei torrenti. Qui inizia il processo creativo attraverso cui lo scultore recupera e risana la materia lignea, donandola a una sorta di nuova “vita” artistica.
Questa genesi ha un legame molto forte con il Piacentino: le valli della Nure, del Tidone e della Trebbia, insieme ad altre zone dell’Appennino settentrionale (Cinque Terre, Lunigiana e Valtaro), sono i bacini da cui provengono quasi tutti i materiali arborei impiegati dall’autore. Proprio la naturalità del legno caratterizza le sculture di Erminio Tansini, insieme alla mutevolezza della loro percezione: sovrapposizioni, chiaroscuri, agglomerati di masse e profili vanno a comporre sagome apparentemente note, fugaci nello scomparire, cangianti secondo il punto di vista dell’osservatore.
Prodotti da oltre trent’anni sia come opere finite sia come modelli per le fusioni in bronzo, questi lavori lignei hanno avuto il loro debutto espositivo solo nel 2017, con la partecipazione dell’artista alla 57a Biennale di Venezia. Per molto tempo, infatti, l’autore li ha considerati un fatto intimo, evitando di proporli nelle mostre.
La seconda occasione in cui queste opere sono state esposte in pubblico è stata la personale dal titolo “Visioni”, allestita presso il Palazzo Farnese di Piacenza nel 2018.
Le fotografie
Il tema della rigenerazione connota anche gli scatti della mostra, eseguiti sui set di «Forme sfuggenti»: la serie itinerante che scenarizza temporaneamente e fotografa le sculture di Erminio Tansini in luoghi come siti archeologici, paesaggi montani, specchi e corsi d’acqua, scogliere, radure boschive e castelli.
Sono posti non frequentati dalle tradizionali manifestazioni culturali, però affini al carattere essenziale delle opere tansiniane. Gli shooting della rassegna recuperano questi luoghi allo spazio artistico.
Il paesaggio e le architetture interagiscono visivamente con le sculture fino alla reciproca trasfigurazione: si creano scene surreali, oniriche e fantastiche, colte nella loro fugacità e fissate tramite la fotocamera.
«Forme sfuggenti» ha toccato l’Italia, la Svizzera, la Francia, il Principato di Monaco e l’Austria. Il profondo legame fra l’artista e il Piacentino ha fatto sì che diverse tappe della serie si siano svolte anche aPiacenza, a Bobbio e in altre località del territorio (Castelvetro Piacentino, Monticelli d’Ongina, Ponte dell’Olio, Rivergaro, San Giorgio Piacentino e Travo).
Nel 2019 il Palazzo San Pietro di Piacenza ha accolto una mostra di Erminio Tansini dedicata alle fotografie scattate sui set di «Forme sfuggenti».
La mostra
Aperta lo scorso 27 agosto, “Luoghi insoliti” è la settima tappa della rassegna espositiva «Chimere».
La curatela dell’evento è affidata al figlio dell’artista, Davide, ideatore e direttore di «Forme sfuggenti» e autore delle fotografie in mostra.
Informazioni sulla mostra Luoghi insoliti
www.inarce.com/it/eventi/luoghi-insoliti-mostra.html – www.facebook.com/wwwinarcecom
Il Curatore della mostra, AUDIO intervista a Davide Tansini
Iscriviti per rimanere aggiornato!
Compilando i campi seguenti potrai ricevere le notizie direttamente sulla tua mail. Per garantire che tu riceva solo le informazioni più rilevanti, ti chiediamo gentilmente di mantenere aggiornati i tuoi dati.