Le “pantere grigie” hanno confermato Luigino Baldini, 72 anni, al vertice dello Spi, il sindacato pensionati della Cgil di Piacenza. L’elezione è arrivata al termine dei lavori del 21esimo Congresso provinciale dello Spi Cgil di Piacenza, organizzazione che conta oltre 15mila iscritti nella sola provincia di Piacenza. Baldini, segretario uscente, in pensione dal 2015 dopo una lunga carriera nella rappresentanza del lavoro che lo ha portato a Bologna e a Roma, prima del rientro a Piacenza, è stato eletto dall’Assemblea generale del sindacato pensionati che ha svolto i suoi lavori nella cornice di Boschi Celati, a Fossadello (Piacenza). Ai lavori hanno partecipato, tra gli altri, il segretario generale della Camera del Lavoro di Piacenza, Ivo Bussacchini, il segretario organizzativo dello Spi Cgil Emilia-Romagna, Enzo Santolini, Mino Lanza, della Fp Cgil Medici e hanno portato un contributo al dibattito l’assessora ai servizi sociali del Comune di Piacenza, Nicoletta Corvi, il segretario generale della Fnp Cisl, Aldo Baldini, e quello di Uilp, Pasquale Negro. LA massima assise Spi è stata presieduta da Mirella Losi.
“Ascoltiamo gli anziani e non dimentichiamoli”, queste le parole d’ordine del 21esimo congresso Spi di Piacenza. Il sindacato pensionati, a partire da una lunga e apprezzata relazione di Baldini, ha sviluppato un dibattito sui temi degli anziani e dei pensionati, ma non solo. Dalla giustizia climatica allo spreco di territorio, dalle speculazioni alla sanità, “che deve essere sempre più territoriale e su cui investire” ha detto Baldini, fino al tema demografico.
“Per contrastare la riduzione di salari e pensioni serve un aumento consistente molto importante dei loro importi netti. Anche la condizione generale dei pensionati rischia un processo di grave deterioramento: l’inflazione – ha spiegato Baldini – trainata dai prezzi dell’energia e dei generi alimentari grava di più sui redditi bassi e rende insufficiente la tutela offerta dal meccanismo di rivalutazione, perché le pensioni medie vengono pesantemente decurtate dal taglio delle rivalutazioni e perché l’inflazione avrebbe reso necessario un maggiore finanziamento della sanità pari almeno a 12 miliardi di euro, invece è previsto uno stanziamento di solo 1,5 miliardi.
La prima donna Presidente del Consiglio ha già annunciato il suo programma (in piccola parte già attuato) di guerra ai diritti delle donne e la sua vocazione a discriminare in base all’orientamento sessuale, proprio mentre la domanda di libertà delle donne apre crisi profonde nei regimi teocratici del Medio Oriente”.
Ancora più importante, è stato detto, il contributo fin qui dato dai coordinamenti delle donne e il congresso impegna lo SPI a sostenere l’iniziativa.
“La CGIL nella sua autonomia e perseguendo la mobilitazione può e deve operare per ricomporre la frattura che il vuoto ha manifestato fra sinistra e mondo del lavoro. La crisi del lavoro e la crisi della sinistra si risolvono insieme o non si risolvono”.
PIACENZA, EMERGENZA CASA E AMBIENTE
“Assistiamo a uno spreco di territorio orribile – ha detto Baldini – che non porta lavoro o nuova occupazione, ma disastri ambientali. Tutte le notti Piacenza è interessata da un movimento di 6-7mila autocarri, non solo logistica, ma centro di scambio di mezzi pesanti. Questioni che riguardano qualità di vita e salute dei pensionati. Siamo quarti in Italia per malanni delle vie respiratorie, sesti per mortalità o pluripatologie e cominciamo avere problemi seri con i bambini che abitano i nostri territori. Le famiglie per rispondere al tema degli anziani non autosufficienti spendono non meno di 450 milioni di euro, cifra enorme nell’economia piacentina”. Alcuni numeri: il 29% dei residenti ha più di 65 anni, i pensionati sono circa 88mila (dati 2021), e l’età media dei lavoratori occupati si è molto alzata, la maggioranza ha da 50 a 60 anni. “Non è un allarme sull’invecchiamento, ma è un allarme per ripensare l’intera rete dei servizi, se vogliamo ancora welfare e tutele degne di questo nome”. Tanti gli accenni alla pandemia durante il dibattito.
“Con il Covid abbiamo seguito malati spesso a casa, speravamo si potesse continuare con anziani portatori di malattie croniche, come i diabetici, ma passata la tempesta pandemica, stiamo facendo come prima. Non vedo – ha detto il Segretario Spi – passi avanti sulla sanità territoriale, deve essere ripresa la discussione sui piani di zona, potenziata l’assistenza domiciliare su anziani. Mi sono stufato di compagne e compagni che vengono allo Spi portando foto e documenti di condizioni invivibili nelle RSA”.
Casa, ovvero “emergenza abitativa” condivisa dall’assessora Corvi e dallo Spi. “Non abbiamo costruito case in questi anni, stiamo lavorando con i nuovi vertici Acer ma la coperta non è corta, è cortissima su alloggi sociali, alloggi di emergenza, e abitazione di edilizia residenziale e popolare. Ci stiamo seriamente lavorando e troveremo una soluzione”.
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