Scuole di tutt’Italia (Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Lazio, Puglia, Sicilia, Sardegna) hanno partecipato nella mattinata di ieri lunedì 24 maggio ai primi due appuntamenti in streaming de L’Ora di Cinema: la visione (alle ore 9.00) di “Padrenostro”, il film diretto da Claudio Noce presentato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia per il quale Pierfrancesco Favino ha ricevuto la Coppa Volpi e l’incontro con il regista moderato dal critico cinematografico Gianni Canova (alle ore 11.10).
Ha aperto la mattinata Mario Magnelli – preside del Liceo Classico Melchiorre Gioia di Piacenza, partner del progetto fin dall’inizio – che ha ringraziato Marco Bellocchio presidente di Fondazione Fare Cinema e Paola Pedrazzini, direttrice, e ha ribadito l’importanza nazionale della manifestazione che ha il cuore a Piacenza (gran parte del sistema scolastico partecipa) ma diramazioni capillari nazionali, sottolineando l’importanza del concetto di “cinema nella scuola”.
Pedrazzini ha salutato e ringraziato per la loro partecipazione Claudio Noce e Gianni Canova (di cui ha menzionato i percorsi artistici), ricordando con piacere il loro rapporto con il Bobbio Film Festival (Noce presentò a Bobbio il suo film d’esordio Good morning Aman e Gianni Canova tenne a battesimo il primo Corso di critica cinematografica collegato al Bobbio Film Festival nel 2009).
L’incontro si è rivelato interessantissimo: Canova ha ricordato la figura del padre assente o inadeguato nel cinema italiano (oltre a I Pugni in tasca, L’avventura di Antonioni, La dolce vita di Fellini…) e ha guidato Noce nell’analisi del linguaggio cinematografico del film (l’uso del piano sequenza, per una particolare “altezza visiva”; la fotografia, le canzoni – con Buonanotte fiorellino di De Gregori su una delle immagini più forti -, il suono di presa diretta…).
Noce ha ripercorso le tappe della scrittura della sceneggiatura a partire dalla realtà autobiografica e il rapporto tra visibile e non visibile.
Nel primo pomeriggio il terzo appuntamento della prima giornata de L’Ora di Cinema ha visto la partecipazione di Mario Perrotta, autore, attore e regista teatrale considerato una delle voci più significative del panorama teatrale italiano, che in un incontro inedito non sul cinema ma sul tema del festival – la figura del padre – ha accompagnato metaforicamente gli spettatori nel laboratorio del drammaturgo. E’ stata infatti ricostruita la genesi del suo spettacolo teatrale sulla figura del padre a partire dall’analisi delle tipologie di padri contemporanei (dal padre impositivo al padre narciso).
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