L’impatto del Covid-19: 2.090 residenti in meno in provincia di Piacenza – AUDIO

L’impatto del Covid-19: 2.090 residenti in meno in provincia di Piacenza - AUDIO

L’Ufficio Statistica dell’Amministrazione Provinciale pubblica qui i dati (provvisori) al 31.12.2020 della popolazione nei comuni piacentini, così come risultano dalle liste anagrafiche comunali (LAC) elaborate per la rilevazione della Regione Emilia-Romagna. Si tratta di dati – come sappiamo – fortemente influenzati dall’epidemia di Covid-19 sviluppatasi a partire dal mese di marzo dello scorso anno, e che ha determinato un incremento notevolissimo dei tassi di mortalità (oltre che una riduzione della natalità e della migratorietà). Secondo la rilevazione regionale, i residenti in provincia di Piacenza ammontano alla fine del 2020 complessivamente a 285.701 unità, di cui 140.067 maschi (il 49%) e 145.634 femmine (il 51%). La variazione rispetto al 2019 è negativa dello 0,7%, pari a 2.090 residenti in meno. In particolare, la popolazione maschile cala di 999 unità (-0,7%) mentre quella femminile diminuisce di 1.091 (-0,7%). Come risulta dal grafico, tale diminuzione rilevata nel 2020 è la più ampia mai registrata da 10 anni a questa parte.

L’impatto del Covid-19 – AUDIO intervista a Vittorio Silva Direttore Generale della Provincia di Piacenza

L’Ufficio Statistica dell’Amministrazione Provinciale pubblica qui i dati (provvisori) al 31.12.2020 della popolazione nei comuni piacentini, così come risultano dalle liste anagrafiche comunali (LAC) elaborate per la rilevazione della Regione Emilia-Romagna. Si tratta di dati – come sappiamo – fortemente influenzati dall’epidemia di Covid-19 sviluppatasi a partire dal mese di marzo dello scorso anno, e che ha determinato un incremento notevolissimo dei tassi di mortalità (oltre che una riduzione della natalità e della migratorietà). Secondo la rilevazione regionale, i residenti in provincia di Piacenza ammontano alla fine del 2020 complessivamente a 285.701 unità, di cui 140.067 maschi (il 49%) e 145.634 femmine (il 51%). La variazione rispetto al 2019 è negativa dello 0,7%, pari a 2.090 residenti in meno. In particolare, la popolazione maschile cala di 999 unità (-0,7%) mentre quella femminile diminuisce di 1.091 (-0,7%). Come risulta dal grafico, tale diminuzione rilevata nel 2020 è la più ampia mai registrata da 10 anni a questa parte.

L’impatto del Covid-19 (più morti, meno nascite, meno migrazioni complessive) si è perciò riverberato nel 2020 soprattutto sulla componente di nazionalità italiana della popolazione piacentina, che – a differenza della componente straniera, e a causa della sua struttura molto più sbilanciata verso le classi avanzate d’età – cala a livello provinciale rispetto al 2019 dello 0,9%, 2.165 residenti in meno, proseguendo, e accelerando, nel suo trend decrescente di lungo periodo. 

Passando alle variazioni demografiche a livello comunale (si vedano i grafici e le tabelle sotto riportati), nel capoluogo Piacenza la popolazione totale è diminuita di 903 residenti (-0,9%), a causa esclusivamente dei residenti italiani che calano di 1.010 unità (-1,2%), mentre gli stranieri crescono di 107 unità (+0,5%) ed arrivano ad incidere sulla popolazione complessiva per il 20,0% (era il 19,7% un anno prima).

Dinamica demografica negativa anche per Castel San Giovanni, il comune contraddistinto dalla maggior quota di stranieri della provincia (il 23% dei residenti totali), che registra un -0,7% per la popolazione complessiva (-93 unità), ed un -0,1% per quella non italiana (-4 unità). Si riduce la popolazione anche a Fiorenzuola (-0,6%, 114 abitanti in meno), specialmente a seguito della contrazione degli stranieri (-1,8%), che adesso incidono sul totale per il 17,2%. Rottofreno infine, l’altro comune al di sopra dei 10mila abitanti, è invece l’unico dei grandi centri urbani piacentini a mostrare una crescita – seppur lieve – dei residenti (+0,1%), grazie all’evoluzione positiva della componente straniera della popolazione (+1,6%). 

Tra gli ambiti comunali di fascia demografica minore, emerge in territorio montano lo sviluppo del comune di Ottone (+1,1%) e la sostanziale tenuta del comune di Coli in Val Trebbia, all’interno comunque di una dinamica complessiva negativa delle aree appenniniche (182 abitanti in meno rispetto al 2019, -1,3%); le variazioni sono qui comprese tra -0,5% in Alta Val d’Arda e -2,5% in Alta Val Nure, passando per il -0,8% dell’Alta Val Tidone e Val Luretta. Zerba, il comune più piccolo della provincia (e della regione), mantiene nel 2020 inalterato il livello di popolazione.

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