L’Emilia Romagna pronta a ripartire, piano di investimenti da 14 miliardi di euro

Stefano Bonaccini

Investimenti per quasi 14 miliardi di euro da qui al 2022, in larga parte fondi pubblici ai quali si aggiungono cofinanziamenti privati. Con opere e interventi cantierabili subito o entro quest’anno per quasi 6 miliardi. L’Emilia-Romagna è pronta e guarda alla ripartenza sapendo di poter contare su una massiccia iniezione di risorse attraverso la leva pubblica; fondamentale per la politica industriale anticiclica che sarà necessaria dopo il lockdown causato dalla pandemia. Adesso e quando le attività economiche e i servizi, in ogni comparto, potranno riprendere a pieno.

“Solide fondamenta su cui basare la ricostruzione”

“La nostra regione ha solide fondamenta su cui basare la ricostruzione, risorse mobilitate per quasi 14 miliardi di euro; una mole di investimenti pari al 10% del Pil regionale, opere in gran parte progettate, finanziate e già appaltate”; lo afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini.

“Questo grazie a conti in ordine, al lavoro svolto in questi anni per completare progetti fermi da troppo tempo, ad un’attività di programmazione legata all’utilizzo di tutti i fondi disponibili, statali ed europei, insieme a quelli regionali, e alla condivisione delle scelte con territori e parti sociali. Questa drammatica emergenza ci ha già costretto a ridisegnare la nostra vita quotidiana, ma vogliamo ripartire puntando su crescita sostenibile, sanità e welfare, investendo ancora di più sulla rete territoriale dei servizi integrata a poli ospedalieri d’eccellenza, innovazione tecnologica e digitale e nuove modalità e tempi di lavoro”.

Per quanto riguarda il 2020, sono cinque i filoni dove si concentra in particolare l’azione regionale: salutescuola, mobilitàimpreseambiente e territorio. Oltre a turismo, culturacasasportdigitale e big data.

Per rafforzare il sistema sanitario regionale pubblico, che si è dimostrato determinante nel garantire la salute dei cittadini e la tenuta dei territori, già quest’anno vengono stanziati complessivamente oltre 748 milioni di euro. Serviranno per la realizzazione dell’Hub Covid Hospital nazionale; ma anche la nuova costruzione, il completamento, l’adeguamento e la rifunzionalizzazione di numerose strutture ospedaliere. Così come la realizzazione di Case della salute, oltre che per l’acquisto di ulteriori immobili, tecnologie e strumentazioni all’avanguardia.

Al capitolo istruzione, sono dedicati oltre 493 milioni di euro per l’edilizia scolastica, di cui più di 447 per realizzare nuove scuole e istituti o per la ristrutturazione degli edifici esistenti con criteri antisismici e a basso impatto ambientale, mentre 46,3 milioni andranno all’edilizia universitaria.

Ambiente e territorio

L’ambiente e il territorio con oltre 1 miliardo e 100 milioni di euro, di cui circa 350 milioni destinati all’apertura di cantieri contro il dissesto idrogeologico e la difesa del suolo571 milioni per il sistema delle bonifiche in agricoltura, le strutture irrigue e gli interventi per sostenere le aziende agricole nell’emergenza Covid; a questi si aggiungono oltre 134 milioni per l’efficientamento energetico, piste ciclabili, sistemi di mobilità intelligente collegati al trasporto pubblico locale; più di 120 milioni per la rigenerazione urbana (93 milioni) contro il consumo di suolo e le aree interne (27 milioni).

Mobilità

E poi la mobilità delle persone e delle merci, dove si prevedono oltre 1,4 miliardi di euro di investimenti. 925 milioni per realizzare infrastrutture fondamentali da Piacenza a Rimini, indispensabili per snellire e diminuire i volumi di traffico, con un conseguente abbattimento dello smog; 544 milioni per il trasporto ferroviario e quello pubblico locale (sicurezza treni e linee; rinnovo del parco mezzi, convogli e bus).

Supera il miliardo e mezzo (1.535,9 milioni) di euro l’investimento regionale per sostenere le imprese.

Ossigeno, poi, sempre quest’anno, per alcuni settori tra i più colpiti dall’emergenza Coronavirus. A partire dagli impianti turistici (141 milioni), la cultura (34 milioni), lo sport (95 milioni), la casa (39 milioni) e, ancora, i fondi per l’agenda digitale (18,9 milioni).

Big data

Tassello altrettanto importante quello della ricerca, dei Big Data e delle nuove tecnologie con i 122 milioni previsti per il Tecnopolo di Bologna destinato a far decollare la Data Valley dell’Emilia-Romagna.  

A questo pacchetto di risorse si aggiungono, nel biennio 2021-22, altri 147 milioni per la sanità dell’Emilia-Romagna che serviranno a completare il rinnovamento di alcuni ospedali a Parma, Modena, Bologna, Ravenna e Ferrara e per il miglioramento sismico dei nosocomi romagnoli.

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