Dopo il primo anno di mandato dell’amministrazione Tarasconi è tempo di primi bilanci per la Lega di Piacenza.
L’intervento della sezione piacentina del Carroccio
“Nell’euforia di farsi notare, a dispetto di quanto affermato in campagna elettorale, in un solo anno di mandato abbiamo subito numerosi aumenti di tasse, atteggiamento tipico della sinistra quando si trova al governo.
Il più “famoso” è stato l’irpef, ma ce ne sono stati tanti altri, più o meno sottotraccia: l’aumento dei costi di accesso a vari servizi comunali come le piscine, la tassa di soggiorno, l’accesso a pagamento alle pratiche digitali per i professionisti, i biglietti dei bus maggiorati se pagati in contanti ed il recente aumento – che scatterà a gennaio – per parcheggiare sulle strisce blu (da 1.05 a ben 1.5 €/h).
Tutto questo nonostante i circa 20 milioni di euro di avanzo nel bilancio comunale, record storico nel Comune di Piacenza. Le casse del comune sono floride e questi aggravi non erano assolutamente necessari, per di più in un momento non facile per tutti i cittadini.
Aver compiuto questi passi nel primo anno di mandato e così velocemente significa una sola cosa: era già tutto studiato e – ovviamente – la sinistra piacentina se ne è ben guardata dal dichiararlo in campagna elettorale; questo atteggiamento deve essere ben chiaro a tutti i piacentini.
Il primo anno di mandato della giunta Tarasconi, è stato caratterizzato da decisioni ideologiche, come l’abolizione dell’assessorato alla sicurezza nonostante in città sia uno dei problemi più sentiti e dall’aumento delle spese nei servizi sociali, con numerosi affidamenti diretti su cui terremo alta l’attenzione.
Siamo inoltre preoccupati dall’ondata di nuovi supermercati che arriveranno all’attenzione del consiglio comunale prossimamente dopo l’approvazione dei piani operativi da parte della giunta: Piacenza ha già dato e vedremo alla prova dei fatti per cosa voteranno i consiglieri di centrosinistra che da sempre si sono schierati contro il consumo di suolo e la cementificazione della città.
Aggiungiamo infine che le varie iniziative spot – come gli ombrelli a noleggio per 19 mila euro posizionati in modo discutibile in centro storico – non hanno portato un reale miglioramento della città e la partecipazione dei cittadini, sbandierata come uno dei punti cardine della nuova amministrazione, nei fatti è messa in secondo piano soprattutto quando vengono portate all’attenzione del consiglio e dei cittadini decisioni di grande rilievo, come l’area dell’ospedale (dove ci sono 600 famiglie inascoltate) e Piazza Cittadella (dove l’aggiornamento recentemente approvato fa sorgere parecchi dubbi sul futuro della zona).
Il bilancio è sicuramente deludente: dalle belle foto e dalle comparsate a favore di telecamere – con annesso portavoce lautamente pagato da tutti i piacentini – a governare degnamente la strada è molto lunga”.
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