L’educazione finanziaria con Gabriele Pinosa fa il pieno di pubblico al PalabancaEventi della Banca di Piacenza

Educazione Finanziaria Gabriele Pinosa

L’educazione finanziaria fa il pieno di pubblico al PalabancaEventi della Banca di Piacenza. L’esperto Gabriele Pinosa ha catalizzato l’attenzione con una lezione sul nuovo approccio che si dovrebbe adottare per fare previsioni finanziarie.
Educazione finanziaria ancora protagonista al PalabancaEventi per iniziativa della Banca di Piacenza con una “lezione” dell’esperto Gabriele Pinosa, presidente di Go-Spa Consulting, su “Le previsioni finanziarie 2024 – Limiti e significato del disordine globale”, seguita da un pubblico talmente numeroso che Sala Corrado Sforza Fogliani non è stata sufficiente a contenerlo rendendosi necessario allestire, in videocollegamento, anche Sala Panini.
Il vicedirettore generale Pietro Boselli ha portato i saluti dell’Istituto di credito di via Mazzini ricordando come la Banca sia molto attenta al tema dell’educazione finanziaria, che pure quest’anno porterà nelle scuole piacentine.

Le previsioni finanziarie non andrebbero prese troppo sul serio

Il dott. Pinosa – servendosi di una serie di slide – ha spiegato che le previsioni finanziarie non andrebbero prese troppo sul serio perché, citando Galbraith, la loro unica funzione “è quella di far apparire rispettabile l’astrologia”. Il relatore ha quindi citato alcuni esempi dove la sfera di cristallo non c’ha azzeccato: le previsioni per l’economia Usa fatte a fine 2022 davano il 100% di probabilità che l’anno successivo ci sarebbe stata una fase recessiva, ma in realtà nel 2023 il Pil degli Stati Uniti è cresciuto; a livello finanziario, sempre negli States, a fronte di una previsione prudente della crescita del mercato azionario (massimo 12%) abbiamo avuto un più 26%; e la stessa non corrispondenza tra previsione e
risultato si è registrata anche per l’economia russa nel 2023, per l’andamento dell’inflazione in Europa e via elencando.

L’educazione finanziaria con Gabriele Pinosa

«Perché si continua a prevedere?», si è chiesto il dott. Pinosa dando tre ordini di risposta:
«La necessità del sistema economico-finanziario di creare modelli, si soddisfa attraverso dati di previsione, giusti o sbagliati che siano; la crescita esponenziale dell’utilizzo di sistemi e algoritmi di trading automatico con l’intelligenza artificiale, che ha bisogno di “mangiare” continuamente dati; i motivi legati alla natura stessa dell’uomo, che avverte l’esigenza di leggere i fondi del caffè perché il futuro è un qualcosa che spaventa».

Il presidente di Go-Spa Consulting ha allora proposto un possibile nuovo approccio: passare dal “prevedere” al “pre-vedere”, nel senso di «vedere prima, cogliere in anticipo ciò che è nello scenario, visto come la composizione dei pezzi di un puzzle». Prevedere dunque con il significato di “guardare oltre”, “vedere lontano”, «cambiare punto di osservazione di cose che esistono già».

Tre gli scenari individuati dal relatore dove applicare il “pre-vedere”: gli impatti dei disordini geopolitici («partendo dalla considerazione di Tremonti che “la pandemia è stata un acceleratore della Storia”»); l’economia e l’inflazione («che rimarrà per tutto il decennio degli anni ’20»); gli asset classes. La ricetta? «Guardare in faccia la realtà – ha concluso il dott. Pinosa – e non chiedere solo rassicurazioni».
Al termine della lezione, è seguito un ampio dibattito.

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