Lunedì 4 aprile in Cappella Ducale: concerto del Gruppo vocale e strumentale Le Rose e le Viole.
Proseguono le iniziative e i concerti dell’assessorato alla Cultura, nell’ambito del bando “Piacenza riparte con la cultura”: “Stiamo vedendo in questo periodo con i concerti in corso – spiega l’assessore Jontahan Papamarenghi – che la Cappella del Caramosino rappresenta uno spazio funzionale anche per manifestazioni musicali e concerti e di ciò sono molto soddisfatto”.
E in questa direzione andrà in scena lunedì 4 aprile alle 21 proprio alla Cappella Ducale di Palazzo Farnese “Quivi siamo per dar diletto” sottotitolo “La festa in musica tra Rinascimento e Barocco”, concerto di musiche antiche a cura del Gruppo vocale e strumentale Le Rose e le Viole, con la partecipazione di Maurizio Piantelli liuto e tiorba e la direzione Maddalena Scagnelli. I protagonisti di questa iniziativa musicale intendono con far rivivere in tutta la sua straordinaria vitalità e bellezza un repertorio musicale antico con un gruppo che oltre a Maddalena Scagnelli (voce e violino) e a Piantelli vedrà protagoniste le voci di Gianluca Cavagna, Elisa Dal Corso, Giacomo Volpe e Anna Perotti con l’intento di abbinare a quel periodo storico sia la musica colta che quella popolare.
Spiega Maddalena Scagnelli: “Quivi siamo per dar diletto” proporrà canti e brani strumentali di straordinaria bellezza legati al tema del banchetto in musica, della festa campestre, del carnevale, della vendemmia e della serenata notturna; nei testi sono evocati i fiori e la loro simbologia, l’ebbrezza del vino, la gioia dell’amore che si rispecchia nella natura e nei suoi frutti”. Insomma, una grande festa rinascimentale in cui gli strumenti che accompagnano le voci sono molto preziosi e altrettanto prestigiosi per la loro storia: “In primis il liuto – prosegue – strumento simbolo del periodo, riprodotto dai più grandi pittori dell’epoca come oggetto visivo molto affascinante. Insieme al liuto risuoneranno anche la tiorba o arciliuto, strumento a pizzico che viene elaborato nelle corti padane, oltre al violino e alle percussioni”.
Le grandi feste e banchetti delle corti italiane sono sempre state occasioni eccezionali in cui spesso veniva elaborato un nuovo linguaggio poetico e musicale che si è poi diffuso in tutta l’Europa: “Nascono infatti – continua Maddalena Scagnelli – le forme del madrigale e della ballata, destinate a una grande fortuna nei secoli successivi e si perfezionano nuove forme di danza. Gli scrittori dell’epoca erano soliti esprimersi durante i convivi negli splendidi palazzi e giardini mettendo in musica le feste popolari come il Carnevale”.
Saranno dunque proposti nella serata di lunedì, brani vocali di Monteverdi, Landini, Banchieri, Vecchi, Lorenzo da Milano e altri meravigliosi musicisti, unitamente a un repertorio strumentale anonimo per la danza.
L’iniziativa rientra nel bando “Piacenza riparte con la cultura” ed è organizzata dai Cinemaniaci, con la collaborazione dell’Associazione “Le vie del Sale” e con il liceo classico Gioia, i cui studenti mattinata di lunedì incontreranno i protagonisti della serata. L’ingresso è gratuito e per assistere al concerto è necessario far riferimento alle recenti normative anti-Covid.
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