Oggi (20 febbraio) anche a Piacenza i lavoratori Acer hanno partecipato allo sciopero perché non si è ancora trovato un accordo sul contratto nazionale scaduto nel 2022.
“Consideriamo irricevibile la proposta di aumento del salario tabellare del 6% proposta come ultimatum dalla parte datoriale – affermano i rappresentanti sindacali Alberto Gorra (FP CGIL), Danilo Alzapiedi (CISL FP) e Gianmaria Pighi (UIL FPL) – a fronte di aumenti del costo della vita che sono sotto gli occhi di tutti e di un contratto scaduto e fermo dal 2022. La proposta di Federcasa non soddisfa perché non argina la perdita di potere d’acquisto degli stipendi di lavoratrici e lavoratori, non riconosce alcun arretrato e non interviene su aspetti fondamentali della parte normativa”.
Secondo Danilo Alzapiedi intervenuto a Radio Sound, bisognerebbe intervenire sulla valorizzazione delle professionalità con un nuovo sistema di classificazione. Inoltre serve investire sulla formazione e “rendere più trasparenti i meccanismi per il riconoscimento della produttività e delle carriere”.
Sul territorio piacentino però i rapporti tra Acer Piacenza e le parti sociali sono buoni
E’ un rapporto senz’altro costruttivo. Recentemente siamo riusciti a fare un piano piano pluriennale di valorizzazione professionale del personale. Un giusto sforzo per valorizzare un’azienda che esprime indubbia qualità professionale e buoni risultati.
Lavoratori Acer in sciopero: AUDIO intervista
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