Sente qualcuno armeggiare alla porta di casa e chiama la polizia, due ladri bloccati e arrestati

Nella mattina di lunedì 27 gennaio 2025 le Volanti della Questura di Piacenza, insieme alla Squadra Mobile, hanno proceduto all’arresto in flagranza di due cittadini extracomunitari, rispettivamente di anni 40 e 47, non residenti in questa provincia. Sono accusati di aver commesso due furti in abitazione, di cui il secondo sventato dal tempestivo arrivo degli operatori di Polizia.

Il colpo e l’arresto

I malviventi, dopo aver realizzato il primo furto in un’abitazione in zona Viale Dante Alighieri sottraendo dall’appartamento diversi gioielli e monili d’oro, hanno tentato subito dopo di ripetere l’azione criminosa in un diverso edificio del medesimo quartiere.

In questa occasione, la donna che era presente in abitazione, sentendo che qualcuno stava tentando di introdursi in casa, ha immediatamente contattato il numero di emergenza consentendo alle Volanti di arrivare sul posto e bloccare immediatamente i due soggetti che alla vista dei poliziotti tentavano di allontanarsi velocemente.

Da un primo controllo, i poliziotti hanno rinvenuto all’interno della vettura dagli stessi utilizzata, strumenti di effrazione e celata in un piccolo vano del mezzo, hanno trovato la refurtiva del precedente furto che, previo riconoscimento della vittima, hanno immediatamente restituita alla legittima proprietaria.

I due fermati, con precedenti per reati contro il patrimonio, venivano tratti in arresto e trattenuti nelle camere di sicurezza della Questura in attesa del rito direttissimo.

La piaga delle truffe e dei furti

Soprattutto nel contesto delle truffe e dei furti in abitazione, infatti, nelle ultime settimane la Sala Operativa della Questura di Piacenza ha ricevuto diverse segnalazioni da parte di persone anziane a dimostrazione della efficace campagna di comunicazione posta in essere per prevenire i riprovevoli fenomeni criminosi in questione.

Ad esempio, in più occasioni i segnalanti riferivano di esser stati contattati telefonicamente da soggetti che si sarebbero finti operatori dell’Arma dei Carabinieri, i quali annunciavano che entro pochi minuti una pattuglia si sarebbe avvicinata alla loro abitazione per diversi motivi, verosimilmente con l’intento di poter facilmente entrare in appartamento e derubarli.

In alcuni casi i truffatori riferivano di dover consegnare un pacco indirizzato ad un familiare della vittima, in cambio del quale era necessario pagare una somma di denaro. In altre ipotesi, invece, i truffatori hanno tentato di allarmare la vittima segnalando la presenza di possibili malfattori nei pressi della loro abitazione per poi approfittare dello stato di paura ed agitazione per introdursi in casa e sottrarre denaro ed altri beni di valore.

L’attenzione dimostrata dalle presunte vittime, evidenzia l’importanza che assume la collaborazione fornita dalla cittadinanza, che con le informazioni fornite nell’immediatezza dei fatti, come accaduto nel citato caso, ha consentito agli operatori di Polizia di comprendere tempestivamente il pericolo e di intervenire immediatamente in via precauzionale con lo scopo di bloccare i malviventi qualora si fossero effettivamente presentati sul posto fingendosi appartenenti alle forze dell’ordine.

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