Musica al campus: nel laboratorio del Raineri-Marcora si coltivano sogni e talenti contro la dispersione

blank

Tappeti, pannelli in feltro, buio avvolgente, intimità e libertà: sono questi gli elementi che caratterizzano la piccola stanza della musica allestita in un’aula del Campus Agroalimentare Raineri-Marcora. Un progetto reso possibile grazie alla disponibilità e alla passione del professor Gianpiero Miserotti, insegnante di italiano con una seconda anima da musicista, che ha trasformato uno spazio qualunque in un laboratorio musicale pomeridiano antidispersione.

Qui, senza troppi convenevoli, i ragazzi possono esprimersi liberamente attraverso la voce e una vasta gamma di strumenti: batteria, basso, pianola, chitarra elettrica, oltre a strumenti elettronici e software di produzione musicale ormai imprescindibili per ogni aspirante musicista.

Passeggiando nei corridoi, capita di udire una voce profonda e graffiante, quasi come quella di Amy Winehouse, cimentarsi con Back to Black, oppure il ritmo incalzante di Don’t Stop Believin’ dei Journey, Radio Ga Ga dei Queen o un revival di It’s My Life di Bon Jovi. Segno evidente che la nuova generazione non disdegna affatto le sonorità dei loro genitori boomer.

Quando saranno pronti per esibirsi, la loro playlist potrebbe includere anche brani iconici come Back in Black degli AC/DC, Sweet Home Chicago. E per restare in Italia? Balliamo sul mondo di Ligabue o una delle cover più celebri, Gli anni degli 883.

Un viaggio musicale che unisce passato e presente, dando voce e ritmo alle emozioni dei ragazzi. Perché anche tra i banchi di una scuola agraria o alberghiera, la musica può essere uno spazio di libertà, confronto e sogno.

Iscriviti per rimanere aggiornato!

Compilando i campi seguenti potrai ricevere le notizie direttamente sulla tua mail. Per garantire che tu riceva solo le informazioni più rilevanti, ti chiediamo gentilmente di mantenere aggiornati i tuoi dati.

Radio Sound
blank blank