“Il 2285 di Trenitalia Milano-Rimini partirà con un ritardo imprecisato per guasto; il 2290 Bologna-Piacenza in ritardo di 34 minuti, con convogli dalle porte che non si aprono, aria condizionata non funzionante e posti in piedi. Intervenite per favore, la situazione sta degenerando. Sono solo alcuni dei messaggi che ci arrivano quotidianamente dai pendolari esasperati dai disservizi. Non si può andare avanti così”.
Lo affermano i consiglieri regionali Gian Luigi Molinari e Katia Tarasconi che rilanciano con una proposta precisa. Basta con i tavoli: i vertici di Trenitalia e RFI vengano per una settimana a fare i pendolari a Piacenza; forse vivendo in prima persona questi disagi si convinceranno che questa situazione non è ammissibile nel quotidiano”.
Secondo i consiglieri i disservizi di questi giorni stridono con le notizie dell’annuncio dell’arrivo dei nuovi fantasmagorici treni Rock e Pop per i pendolari; che poi, a Piacenza, continuano a vedere arrivare i treni peggiori, eludendo la logica del qui ed ora.
“Nonostante i nostri continui tentativi di dialogo per migliorare la situazione sono state registrate solo timide aperture da parte di Trenitalia; che mostra noncuranza verso i lavoratori che viaggiano su Milano e su Bologna. I pendolari piacentini si sentono presi in giro e trattati come clienti di serie B. Soprattutto – aggiungono Molinari e Tarasconi – risulta poi vano l’impegno preso in questi anni dalla Regione”.
Su sollecitazione delle associazioni pendolari si era tenuto nei giorni scorsi a Bologna l’incontro con l’Assessore regionale Raffaele Donini e i vertici di Trenitalia, per l’ennesima discussione in merito ai disservizi ed ai problemi legati alle tratte pendolari. “Da tempo siamo sul piede di guerra svolgendo un lavoro bipartisan con gli altri consiglieri regionali piacentini – spiegano Molinari e Tarasconi, riferendosi a Tagliaferri e Rancan, rispettivamente di FdI e Lega – ma la situazione, al di là dei futuri arrivi dei nuovi treni regionali non sembra volgere al meglio”.
L’incontro in Regione, poi, non ha dato gli esiti attesi: si è riscontrato un approccio aziendalista da parte di Trenitalia, che però, si spera ancora, sia smentito dalla raccolta delle proposte emerse da parte dell’Assessore, anche in merito alla revisione della convenzione MiMuovoTuttoTreno, in scandenza a fine giugno. Tale convenzione prevede la possibilità di utilizzo di treni, quali Freccia Bianca e Freccia Argento, attraverso l’abbonamento e il pagamento di una quota aggiuntiva.
“Non è accettabile – osservano i consiglieri – il non utilizzo di tutte le opportunità sfruttabili e presenti nelle nostre stazioni, compresi i posti in business e quelli in Premium che sono spesso vuoti a fronte di pendolari rigorosamente in piedi nei momenti di maggiore affluenza”.
Da quanto emerso, la chiusura di Trenitalia al proseguimento della convenzione ha portato come prima proposta la sua naturale scadenza entro dicembre 2019, senza rinnovi. Prima di quella data saranno ammessi solo rinnovi parziali. Gli abbonamenti in essere con scadenza successiva al dicembre 2019 saranno rimborsati (per la parte di non utilizzo).
Soltanto fino a settembre 2019 con l’abbonamento MiMuovoTuttoTreno sarà possibile accedere ai Freccia Argento, Freccia Bianca e IC alle attuali condizioni. L’azienda ha annunciato una nuova forma di abbonamento MiMuovo AV (Alta Velocità), a base mensile, che permetterà l’accesso ai Freccia Rossa, Freccia Argento, Freccia Bianca, IC e Regionali. Questa formula prevede il contributo di Trenitalia (sotto forma di sconto), della Regione ER e degli abbonati.
“Attraverso la prosecuzione del lavoro congiunto con gli altri consiglieri piacentini – propongono Molinari e Tarasconi – ci impegneremo per sostenere nuove risorse in grado di alimentare questa convenzione in attesa dell’arrivo degli 86 nuovi treni, destinati all’Emilia-Romagna, previsti entro il 2020, ma con oltre il 40% dei convogli già sui binari prima della fine dell’estate. Nel frattempo, però, è necessario un monitoraggio continuo e massiccio sulla puntualità, per questo – concludono i dem – rinnoviamo l’invito ai vertici di Trenitalia e a quelli di RFI a venire a Piacenza a fare una settimana da pendolari per essere maggiormente sensibilizzati sul problema”.
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