L’Ufficio Statistica dell’Amministrazione Provinciale pubblica qui i dati (provvisori) al 31.12.2023 della popolazione nei comuni piacentini, così come risultano dalle liste anagrafiche comunali (LAC) elaborate per la rilevazione della Regione Emilia-Romagna, e dai quali emergono alcune interessanti novità rispetto ai trend consolidati.
A livello territoriale, si arresta infatti il calo demografico della montagna: anche se da confermare negli anni a venire per parlare di una vera e propria inversione di tendenza, il dato è comunque significativo e mette in luce l’importante ruolo avuto al riguardo dalla componente straniera della popolazione.
Tutto ciò mentre l’ambito di pianura rimane stazionario (proprio per l’assenza di movimenti migratori dall’estero di un certo rilievo) e quello di collina risulta essere invece sempre particolarmente attrattivo. Vi è poi la conferma dell’importanza del fenomeno delle acquisizioni della cittadinanza italiana da parte degli stranieri, fenomeno che – nel testimoniare il crescente processo di integrazione degli immigrati residenti – ha contribuito anche quest’anno in modo determinante all’andamento demografico positivo che si è potuto osservare sul territorio provinciale.
Alla fine del 2023 i residenti in provincia di Piacenza ammontano complessivamente a 287.241, di cui 141.473 maschi (il 49%) e 145.768 femmine (il 51%). Si intensifica quindi il recupero dai minimi della pandemia (quando si era registrato il calo di popolazione più elevato degli ultimi 10 anni), con un incremento assoluto di 889 abitanti e un tasso di variazione (+0,3%) triplo rispetto a quello del 2022.
In particolare, la popolazione maschile aumenta di 678 unità (+0,5%) mentre quella femminile cresce dello 0,1%, 211 persone in più. Sempre alla fine del 2023 gli stranieri sono 43.893, e risultano in calo di 25 unità rispetto all’anno precedente (-0,1%), arrivando così ad incidere per il 15,3% sul totale della popolazione (stesso valore del 2022).
La popolazione di nazionalità italiana (243.348 abitanti), d’altra parte, conferma il suo trend ascendente ed aumenta sul territorio provinciale di 914 unità (+0,4%) rispetto al 2022, un incremento che anche in questa occasione è però dovuto esclusivamente alla componente dei cittadini italiani “nati all’estero” (+1.649, dove un peso predominante assumono le acquisizioni di cittadinanza da parte degli stranieri), che vanno a più che compensare le perdite di popolazione registrate dai cittadini italiani “nati in Italia” (-735).
Passando alle variazioni demografiche a livello comunale (si vedano i grafici e le tabelle sotto riportati), nel capoluogo Piacenza la popolazione totale è diminuita di 47 residenti (-0,05%), in particolare per l’assenza di una spinta da parte degli stranieri, che infatti diminuiscono di 406 unità (-2,0%), rappresentando adesso il 19,5% della popolazione complessiva. La popolazione italiana è invece aumentata di 359 unità: +747 i cittadini italiani che sono nati all’estero, e -388 gli italiani nati in Italia.
La dinamica demografica è stata poco intonata anche a Castel San Giovanni, il comune contraddistinto dalla maggior incidenza di stranieri della provincia (alla fine del 2023 sono il 23,9% dei residenti totali), che registra un debole +0,1% per la popolazione complessiva (17 unità in più), ma un -1,1% per la componente non italiana (-37 residenti). In leggera crescita è risultata nel corso del 2023 anche la popolazione residente a Fiorenzuola d’Arda, 35 abitanti in più, pari a +0,2%, rimanendo così sopra la soglia dei 15mila residenti, mentre Rottofreno, l’altro comune con più di 10mila abitanti, ha mostrato un tasso di sviluppo sensibilmente più elevato, +0,4%, -32 unità gli stranieri, +84 gli italiani.
Da un punto di vista delle diverse zone altimetriche, nel corso del 2023 la popolazione residente nelle aree montane (14.068 abitanti), grazie soprattutto agli sviluppi registrati dalla componente straniera è finalmente cresciuta (dello 0,4%, +53 abitanti), dopo le variazioni negative osservate nel 2022 (-0,5%), nel 2021 (-2,0%) e più in generale negli anni precedenti. Emergono qui Cerignale (+5,1%), Coli (+1,8%) e Zerba (+1,4%) in Val Trebbia, Bettola (+1,8%) e Ferriere (+0,3%) in Val Nure, ma anche Alta Val Tidone (+0,8%). E’ l’ambito collinare (80.998 residenti) quello che conosce però l’incremento maggiore della popolazione a livello provinciale, sia in termini assoluti (+517 unità su 889 nel complesso) sia in termini percentuali (+0,6%), evidenziando dinamiche particolarmente positive ad Agazzano (+1,6%), Borgonovo (+1,4%), Castell’Arquato (+0,9%), Lugagnano (+0,7%), Ponte dell’Olio (+0,9%), Rivergaro (+0,9%) e Ziano (+1,5%).
L’ambito di pianura (192.175 abitanti) ha mostrato invece il tasso di variazione demografica meno elevato (+0,2%, corrispondente a 319 residenti in più), a causa soprattutto della stagnazione del capoluogo (-0,05%), ma anche di uno scarso dinamismo nei centri urbani della prima (+0,4%) e seconda cintura (+0,2%) di Piacenza. Da notare, al riguardo, il calo di popolazione che si osserva a Gossolengo, Gragnano (entrambi con un -0,4%) e Vigolzone (-1,0%).
I comuni che hanno segnato nel 2023 i tassi più consistenti dello sviluppo demografico sono stati Cerignale e Gazzola, con valori superiori al 2%, e Castelvetro, Coli, Bettola, Agazzano, Ziano, Borgonovo, Zerba, Besenzone, Caorso e Pontenure, con valori compresi tra l’1 e il 2 per cento. Morfasso (-3,0%), Villanova (-1,4%), Farini (-1,0%), Vigolzone (-1,0%), Ottone (-0,9%) e San Pietro in Cerro (-0,9%) sono stati i comuni che all’opposto hanno evidenziato le maggiori variazioni negative di popolazione.
Nel complesso, i Comuni piacentini dove nel corso del 2023 è cresciuta la popolazione risultano 36 (il 78%), contro i 27 del 2022 (il 59%).
Sempre in base alle elaborazioni regionali, alla data del 31.12.2023 le famiglie residenti in provincia di Piacenza ammontano a 132.498 unità, 596 in più rispetto all’anno precedente (cfr. nelle tabelle il dettaglio per comune). In particolare, sono aumentati i nuclei formati da un solo componente (le famiglie unipersonali: +545) e da due componenti (+176), mentre sono diminuite le famiglie con tre (-116) e quattro (-146) individui. In crescita sono risultate anche le famiglie più numerose, quelle con cinque (+81) e sei o più componenti (+56).
Tra le persone che vivono da sole (le famiglie unipersonali), il 30% circa (15.111 individui su 52.185) ha un’età uguale o superiore a 75 anni, e di queste più di 5.600 abitano nel capoluogo.
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