Si ferma in semifinale l’avventura iridata di Davide Colla, azzurro piacentino del kickboxing sul podio ai Mondiali WAKO di Jesolo. Nella mattinata di oggi, il portacolori della Yama Arashi –in gara nel Point Fighting al limite dei 69 chilogrammi – si è arreso per un solo punto al britannico Jack Buckley (13-14) nel combattimento che metteva in palio un pass per la finalissima. Per il piacentino, dunque, svanisce il sogno di difendere il titolo conquistato due anni fa nella stessa categoria; al suo collo, comunque, finisce una preziosa medaglia di bronzo, che l’atleta classe 1995 ha conquistato in virtù dei precedenti successi contro il polacco Krystian Gortat (13-3 negli ottavi di finale) e contro Christopher Safieh (Guatemala), regolato 18-8 nei quarti di finale mercoledì scorso.
“Purtroppo mi sono focalizzato su un tipo di incontro che ha funzionato nel primo round, mentre non ha pagato nella seconda e nella terza ripresa. Le gambe si sono fatte molto pesanti e ho commesso qualche errore di troppo. Avrei dovuto calciare di più, ma non ci sono riuscito. Peccato perché la conquista della finale era fattibile”.
“L’ho visto in diretta streaming e in quei dieci minuti ho rischiato l’infarto a cinque secondi dalla fine dell’ultimo round il punteggio era in parità (13-13), poi l’ultimo punto è stato avversario. Ci siamo preparati per vincere e passare alla storia, quindi non possiamo essere soddisfatti del risultato. Tuttavia, l’emozione che prevale in questo momento a caldo è la gioia per un’altra medaglia mondiale conquistata da Davide. Un bel bronzo che corona una carriera strepitosa. Non posso far altro che applaudire questo grandissimo atleta che ho avuto il privilegio di formare, istruire, allenare e “coccolare” fin da quando era un bambino di otto anni”.
“L’incontro contro l’inglese si poteva vincere? Si può sempre far meglio e migliorare, questa è la cosa più bella dello sport. L’errore che abbiamo commesso è arrivato dopo il primo round, chiuso in vantaggio 5-1. Anziché gestire il gap, abbiamo ancora attaccato, servendo all’inglese varie opportunità per rimontare. A fine secondo round, metabolizzata la sua risposta, siamo tornati in vantaggio 8-6, poi ancora 10-8 nella terza ripresa, ma abbiamo attaccato di nuovo. Dal canto suo, Buckley ha sfruttato al meglio le occasioni concesse ed è stato bravo in questo. Ovviamente, da fuori sembra tutto più chiaro, mentre sul tatami si va sempre ai mille all’ora”.
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