Kickboxing, Camilla Marenghi (Yama Arashi) regina d’Europa

camilla marenghi, kickboxing

Agli Europei Cadetti e Juniores di kickboxing a Budva (Montenegro) la diciottenne piacentina Camilla Marenghi ha conquistato la medaglia d’oro e il conseguente titolo continentale nel Point Fighting al limite dei 60 chilogrammi.

Nella tarda mattinata di oggi (venerdì), la Marenghi ha superato 10-0 la polacca Michelle Maier, con il combattimento finito dopo soli 8 secondi del terzo round con un calcio da due punti che ha decretato la manifesta superiorità. Il tutto in un assalto sempre condotto con autorità da Camilla, in vantaggio 5-0 dopo il primo round e 8-0 al termine della seconda frazione.

Il cammino nel torneo

Un dominio, quello della diciottenne di Rivergaro, che era iniziato mercoledì nei quarti di finale con il 7-1 rifilato alla slovacca Michaela Goralczykova. Mentre giovedì in semifinale a soccombere alla supremazia piacentina era stata la greca Aikaterini-Eirini Tseliou, battuta 7-2. Il successo di Budva aggiunge una “perla” alla carriera di Camilla, con il palmarès che già contempla, nonostante la giovane età, tre titoli italiani (2017, 2018 e 2021) e un argento europeo a Skopje, in Macedonia, nel 2017.

Le parole di Camilla Marenghi, neocampionessa europea di KickBoxing

“Il combattimento è andato esattamente come lo avevamo preparato nella sera precedente. Analizzando i video, abbiamo cercato armi per contrastare i suoi calci e le soluzioni hanno funzionato. Mi sono resa conto di aver vinto solo alla fine perché il mio obiettivo era rimanere concentrata sulla strategia nonostante il vantaggio nel punteggio. Nel complesso, le mie “armi” in questa medaglia d’oro sono state la concentrazione nel rispettare la strategia, mantenere il livello di attenzione sempre alto e non farsi scoraggiare dagli inconvenienti”.

La confessione

“Questa vittoria mi ha regalato una delle emozioni più forti della mia vita. Non solo a livello sportivo ma soprattutto a livello umano nel superare le mie insicurezze. Ho sempre avuto un forte desiderio di cogliere questo successo, ma la consapevolezza è arrivata solo dopo il verdetto della finale. Questa vittoria mi regala più consapevolezza in me stessa per la mia futura carriera”.

Le dediche

“In primis dedico questo successo a me stessa, poi a tutti i miei compagni di squadra che si sono allenati con me nei mesi precedenti, specialmente Linda Barbazza e Nikol Ilieva che purtroppo non hanno potuto partecipare all’Europeo. Inoltre, la dedica va ai miei genitori che hanno fatto tanti sacrifici per farmi partecipare alle gare fin da quando ero piccola e infine ai miei allenatori Gianfranco Rizzi, Erika Boselli e Davide Colla”.

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