La storia di Joy, una storia piacentina, una storia vera, una storia di polizia. Una storia raccontata da Salvatore Blasco, attuale dirigente della Squadra Mobile di Reggio Emilia ed ex capo della Mobile di Piacenza. Blasco, oggi, si trova al celebre Salone del Libro di Torino per presentare il proprio libro “Joy per sempre. Diario di un commissario di Polizia” (Aliberti). Un volume che, come detto, racconta una storia vera, avvenuta appunto nella nostra città.
Blasco, che è stato anche Capo della Squadra Mobile di Piacenza dal 2013 al 2017, con questo romanzo ha voluto narrare la storia vera dell’incontro tra un commissario di Polizia e una ragazza africana, proprio negli anni in cui questo avvocato e giornalista, che dal 2010 è commissario di Polizia, era in servizio nella nostra città. Come è riportato nella quarta di copertina, lei, arrivata in Italia su un gommone, si ritrova invischiata nella rete della criminalità organizzata nigeriana. Lui, giovane capo della Squadra Mobile di Piacenza, la salva dalla strada offrendole la possibilità di una vita da donna libera ed amata. Tra i due nasce un rapporto di fratellanza da cui emerge una realtà profonda: i veri salvatori sono, spesso, coloro che vengono salvati. Potrebbe essere un film se non fosse che la vita è spesso molto più imprevedibile ed emozionante, proprio perché autentica. Un bel libro in cui i sentimenti di un’umanità ancora possibile prevalgono sul male.
“Mi trovo al Salone del Libro di Torino grazie alla Polizia di Stato che mi ha dato questa opportunità. – racconta Salvatore Blasco ai microfoni di Radio Sound – Un libro che è piaciuto e lo stiamo promuovendo, un libro che sta facendo breccia nel cuore di molti”.
“Una storia nata e vissuta a Piacenza, città che ha rappresentato una tappa fondamentale della mia vita. Ho diretto una Squadra Mobile composta da uomini veri, che ha fatto tanto bene. E in questo bene rientra anche la vicenda di Joy, che siamo riusciti a prelevare dalla malavita nigeriana garantendole un percorso di vita normale. Una rinascita garantita dalla Polizia di Stato e dai servizi sociali di Piacenza che hanno lavorato benissimo. Io ho raccontato questa storia nel mio libro, ma ci sono tante storie come quella di Joy che non sono conosciute. Sento che la gente è molto vicina a queste vicende, sento che esiste una rete che si sta amplificando: per questo sono contento di aver scritto questo libro, perché più si parla di storie come queste più le persone capiscono la loro drammaticità e magari sono disponibili a dare il proprio contributo”.
L’autore tornerà a Piacenza sabato 21 maggio alle ore 17,00 alla Galleria Biffi Arte per presentare il suo libro, con la partecipazione di Barbara Fantigrossi, di Francesco Scaravaggi e di professionisti del sociale ed educatori della Casa del Fanciullo.
Parte del ricavato dei libri andrà in beneficenza alla Casa del Fanciullo. Ingresso libero.
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